Vedo sfrecciare una coccinella.
Mi abbaglia, e scappa via.
Io, dentro il metallo nero, scorgo al suo interno. Tuffo al cuore.
Trascorrono minuti, voce alla gola, sudore e musica prepotente.
Faccio ritorno. Strada diversa, orario insolito. Rieccolo.
Passo lento, testa bassa.
Come un dispositivo per la misura, tieni le tue due buste come per trovare un equilibrio, scampanelli e varchi la tua entrata principale.
Io assisto, piccola e silenziosa dentro il mio guscio.
Con gli occhi curiosi ed il cuore in panne.
Con la musica nella testa e la sinfonia nel sangue.
Spettatrice silenziosa e discreta, attendo il mio verde e fuggo via.
Divoro la strada, sorseggio il tempo come fosse il migliore dei beveraggi.
Scossa interna e mente ballerina.
Danzo fra milioni di ricordi e parole, improvviso il mio spettacolo.
Il corpo crolla lasciando spazio all'assopimento.
Come un film, vivo momenti impossibili nel reale, stretta fra corpi e benessere a profusione.
Poi gli occhi tornano a guardare il vero, e tutto torna alla normalità.
Il nascondiglio mi ascolta e trattiene il fiato insieme a me.
Passo indietro, inchino, chapeau.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"