domenica 29 aprile 2012

Poverini

Come un palloncino lasciato volare.
Un Grazie come un dono dal valore inestimabile, il tremolìo alle gambe e il pugno nello stomaco
Trecento giorni di attesa per un incontro di pochi minuti e lo schifo di un anno.
Ho scoperto di essere nata a FLORIDIA, e di aver diffuso gossip e pettegolezzi nello stesso posto.
Io, nata a floridia, ora capisco la risposta alla mail delle ferie. Gente meschina.
Ho scoperto di dover ringraziare una gentil donna, e il suo speciale impasto, per avere ancora di che lavorare. Gente convinta.
Ho scoperto che persone di cui non conosco neanche i connotati, hanno ben presenti i miei, il mio nome, cognome. Sorelle di principi forensi e amiconi, che vantano di sapere da "tempi non sospetti"e si chiedono se io sia ancora in città perchè non mi si vedeva. Gente Nauseante.
Ho scoperto che i consanguinei ti hanno aiutato nel liberarti di un peso, supporto nel momento della confessione. Gente di cuore.
Ho scoperto che la tua amichetta cara, quella da preservare dal dolore, dalla delusione e dalle maldicenze, bè, .........le telefonate non mancavano. Gente di parola.
Ho scoperto che di fronte a chi potrebbe averti sputtanato, hai avanzato saluti. Gente educata.
Se fino a ieri, mi ossessionava il pensiero di saperti sofferente, infelice, insoddisfatto.........se fino a ieri il cuore galoppava al ricordo o al respiro di te, se fino a ieri mi sono sentita sotterrata da macerie di vita.....bè oggi, oggi lascio spazio al disgusto e alla disillusione.
Ti ho mitizzato, ti ho portato sopra tutti, non dubitando mai di integrità e valori.
Ma oggi, oggi non credo a nessuno dei tuoi valori, a nessuna parola detta o scritta, a nessuno sguardo e a nessuna storia.
Ognuno paga il suo conto, ognuno pensa per sè.
Quante notti insonne, ore sprecate pensando qualcuno che non è mai stato il vero sè.
Tempi perduti ad assemblare puzzle a cui mancava sempre una tesserina.
Certo che mancava.
Che vergogna, che piccolezza d'animi.
Poverini. Poverini.
Ho dubitato di me per tutto questo tempo, ho dubitato dei miei pensieri e delle mie paure interne. Ho fatto male ed ora l'ho compreso.
Mi guardo le mani, sono grandi e belle. Faccio un applauso rumoroso e scrosciante per lasciarvi alle vostre bugiarde vite. Gente rinata.

giovedì 19 aprile 2012

Ero Io.

Sento le gambe tremare. Come dopo uno sforzo. Come dopo una corsa infinita. Ma non è stanchezza, è paura.
Sensazione di smarrimento e calore che dal basso ripercorre arti e mente.
Avanza un senso di Te che spazza certezze e tranquillità.
Si insinua nel quotidiano, salta fuori da una matita, da un cassetto, da una musica, da una veranda, da un fiore.
Il desiderio di Te, anche della sola Voce.
Compongo la matricola sotto sembianza ignota.
Ero io, sì, ero io.
Mi affaccio nella mente, e ti vedo aggirarti fra una stanza e l'altra.
Insoddisfazione e perplessità.
Ti rivedo sussurarmi all'orecchio le parole dei nostri poeti, abbracciarci stretti pelle contro pelle, anima sopra anima.
Stagioni avanzarte e tempi mutati. Senza Te, Persiste il vuoto,le ore mutano per inerzia.
Jodorowsky accompagna il sonno,la nostalgia avvolge nel profondo.
Come stai Amore mio, come vive il folle lucido.
Sopravvive il Dandy,e il primo di Te ha fatto ritorno?
Stringo le parole al fiato, raccolgo fumi dentro ampolle infrangibili.
Guardo lo specchio e il riflesso non è il mio.
Il mio interno sta vagado alla ricerca del suo posto.
Il mio interno sta vagando dentro il corpo di un altro.
Il mio interno sta vagando perchè tu lo porti in giro.
Lascialo andare, scegli l'umido tra i rifiuti, ma consegnalo al proprietario.
Sono stanca di questo vuoto, sono stanca di sentire la mancaza di Te e di me.

giovedì 12 aprile 2012

NONOSTANTE LA TUA ASSENZA

"Mi rotolo in tutte le ceneri
cercando di trovare l'unico fuoco
Mi siedo a conversare con l'ombra
che un giorno d'estate dimenticasti sul divano.
Sono il sogno delle orme di alcuni passi
che una notte persero la memoria.
Nessuno mai è passato di qui.
S'affitta la camera vuota
di una casa che ormai più non esiste".
AJ

martedì 10 aprile 2012

Dentro me sei sempre Tu

Tremano le ossa. Trema l'anima.
Come inchiostro fra i tessuti, come impronta su lastra trasparente.
Ricordo come un'ombra che accompagna l'ombra di me sia nel buio che nella luce.
Venti sul viso e raffiche tra i pensieri; notti insonni e indagini fra le parole scritte.
Un'immagine di te bloccata nel tempo; istanti esatti e irripetibili.
Calzi la tua solita scarpa, che è la stessa da sempre, ma tiene comoda e non procura fastidi.
La vita trascorre con insolita e apparente normalità.
Alle sue spalle strisciano delusioni vere, parole dure e pentimenti chiari.
Il solit denim, camicia bianca sotto giacca nera e pochette : Forse la mia?sicuramente No.
Dentro me sei ancora speciale. Complicato ed insolito, insoddisfatto e pensieroso; dentro me sei sempre tu.
Rimorsi e rammarichi ad inseguirsi.
Pelle ad incendiarsi dentro inferno giornaliero.
Farsi avanti tra le fiamme con tessuti ignifughi.
Detesto vocali e consonanti. A,D,V,R,S.
Stella del mattino e luna del giorno.
Attraverso i miei ricordi e mi abbraccio stretta a loro.
Punto al collo e faccio male. Ringhio e azzanno senza remore.
Il Mio fiato è su di Voi, il mio cuore è verso Te.

giovedì 5 aprile 2012

Malinconia

Correre con la mente e piedi ben saldi per terra.
Guardare senza vedere.
Toccare senza mani a disposizione.
Tormenti senza anima a cui bussare.
Mari dentro e deserti fuori.
Nostalgia forte.
Tempi irrecuperabili, sogni ad occupare la realtà.
Anelito di Te, passeggi a braccio con Morfeo, Viso scuro e risata improvvisa.
Cambiamenti e molti ostacoli.
Balconata presieduta con occhiali e sigaretta.
Cosa muta, cosa resta.
Un negroni all'orizzonte contro gli echi all'orrizzonte.
Mi manchi. Mi manchi e basta.