mercoledì 21 novembre 2012

Solo un Polmone

Taciturna nel mio abitacolo,rompo il silenzio parlando da sola, di te.
Il mondo mi osserva come un pesce nell'acquario.
Favello a briglia sciolta, le parole spezzate in gola e gli occhi accesi.
Comincio da quel pensiero veloce come un lampo..quel desiderio forte e incosciente di volerti sentire, e chiamare per dirtelo.
Non si può, non puoi chiamarlo.
Vado avanti, il cambio mi guarda, le frecce ascoltano; Riguardo le immagini di un tavolo, di un divano. Ti sento dirmi che i miei occhi sono belli, che io lo sono.
Persevero puntando la strada, dicendo che mi manca la tua poesia, la poesia della tua Anima; sei speciale, complicato,comunque unico. Continuo urlando che sono stata per te solo un polmone, tu respiravi tramite i miei polmoni, perchè dai tuoi, respirava qualcun'altro.
Nient'altro che un contenitore di Aria.
Quante parole abbiamo appeso alle pareti, quanti disagi interni, romanticherie solo nostre e non da libro rosa, pensieri infiniti.
Se non avessi altro che i ricordi, penserei di essere matta, di avere immaginato tutto.
Se non vi fosse Traccia, dovrei pensarlo seriamente.
Ci sono tracce, segni  e ferite. Manchi tu, ma loro non possono sparire, fanno archivio nel mio interno, soffiando sulla polvera.
Mi lascio nell'Aria, e torno alla realtà. Parlare da sola scivolando da me stessa.
Mi aggrappo alla prima uscita, si torna a casa.



venerdì 16 novembre 2012

Rileggendo

Sono in macchina e mi tremano le gambe, si tremano forti e decise. Ho le


palpitazioni alte e la mia mano sinistra trema, indice e medio si alternano

in una danza stretta come le gru in amore.

Come sempre mi accade, dopo i tremori dal sapore di caramello e vibrazioni

infinite, immense e sconfinate, cado nel mio vuoto nel mio oblio, in quella

stanza buia e contornata da amari pensieri.

Una pochette, simile all’altra, per confondersi con il quotidiano senza

darvi fastidio con il significato di esserci ugualmente. Piccoli gesti dal

sapore immenso e perfetti a testimoniare la presenza........

giovedì 15 novembre 2012

Recluso

I pensieri cadono su batuffoli di cotone.Volteggiano pesanti, atterrando con leggerezza.
Il peso è dato dalla paura, la leggerezza dalla forza della libertà.
Resisto al desiderio di urlare la mancanza.
Contrasto la necessità di piangere.
Mi ostino alla normalità.
Lotto contro il tempo.
Evito di vedere ,di incontrare , di ascoltare, di sentire : dentro e fuori
Nessun vinto,nessun vincitore. Sconfitti dal succo di male.
Vita che allontana, amore che avvicina. 
Mi risparmio auto lesioni. Mi regalo umanità.
Torni come il giorno che al mattino risorge.
Svanisci nella notte, come fumo negli occhi.
Avvinghi cuore e mente e giungi a me.
Non ho paura di te, ho paura di me che dentro te mi dissolvo.
Ho paura di voglie e desideri .Poco conta cosa sia. Poco importa quanto sia pericoloso.
Faccio i fiocchi ai miei nastrini ed avanzo sulle punte.
Resta nel tuo angolo buio, guarda dalla grata, respira l'aria che rimane ed arriva fino a te.