mercoledì 31 agosto 2011

C.203

Riecheggi nel mio sangue ed in ogni sorso di rubino buttato giù. Rivivi nelle situazioni, nei discorsi e nel vissuto, ed è nel momento in cui mi viene data la chiave della camera n. 203, che quello stesso sangue mi si gela.
Assurdo e perfido questo fato. Mi sbatte in faccia quel numero, in una città vicina, e in un momento lontano.
Il solletico ad uno orecchio, ed il numero tre in consegna immediata.
Mi manchi da morire, mi manchi in ogni istante, mi manchi e basta.

giovedì 25 agosto 2011

Ciao

Sono entrata in quella stanza che è stata il mio piccolo ed immenso mondo. Seduta sul morbido rosso. Nessun raggio di luce a farmi compagnia, solo i miei ricordi e le mie emozioni.
Non mi impegno a trattenere a nulla, faccio i conti con me e con i ricordi assordanti.
Stella di mare, in sottofondo.
Sul viso, colori mischiati al singulto, e la bocca a te un tempo cara, emette suoni disperati.
La disperazione bussa da dentro. Sento salirla dallo stomaco alla gola, agli occhi.
Tutto qui dentro ha la tua impronta. Il tuo profumo.
Ho tirato fuori il materassino.
Ho guardato le bottiglie.
Ho letto.
Ho rivisto
Giro lo sguardo fuori ed immagino di vedere l'auto al solito numero 2.
Ogni cosa mi parla di te. Mi racconta di emozioni.
Le farfalle ed un occhio di renna.
Sono distrutta. Sono spezzata.
Sono esanime e a corto d'aria.
I miei occhi non vedono aldilà delle proprie lacrime.
Mi faccio piccola e mi incastro in questo piccolo spazio di universo. Voglio rimanere in questo mondo, e salutare ciò che fuori non mi appartiene.




martedì 23 agosto 2011

Vaga.

Occhi stanchi e gelo nelle vene.
Respiro aria malsana da polmoni crivellati.
Nell'esatta metà fra il dispiacere e il disprezzo, trovo il sentimento, quello puro.
Lo spettacolo è giunto al termine.
Ogni artista ripiega il proprio costume. Piume, paillettes e sfere di cristallo.
I vizi raccolti in un fazzoletto e riposti fra gli altri preziosi, nella valigetta i famosi sguardi e le facce migliori.
Scie di stelle e bagliori infiniti tracciano la strada.
Seguire quel luccichio ed abbandonare il suolo. Innalzare corpo e mente fra candori e colori, fra calore e profumi, fra anime gentili e anime stupite.
Il tumulto nel cuore e l'arresto del suo galoppare.
Destriero alato conducente e convinto del suo percorso.
L'apparenza e la sostanza fanno a botte con l'essenza.
Questo viso non sorride. Racconta di un dolore e di un esito sbagliato.
Un mondo capovolto.
Un Universo stanco.
Falsi buoni e veri cattivi, tutti a braccio con gli inganni.
Un documentario sulla libertà, uno spot sull'intraprendenza. Una corda a cui aggrapparsi giusto il tempo di guardare fuori.
Un'occhiata al reale e poi dritti dritti dentro.
Abbandona ogni pensiero e lascia andare l'irreale. Monta sul tuo destriero e vaga piccola. Vaga.



sabato 13 agosto 2011

Da lassù..

Ricordo come fosse ieri quando portasti quella rivista.
La portasti per darmi modo di vivere il tuo vissuto.
Ricordo altrettanto bene, il 13 agosto dello scorso anno, quando ti trovavi in vacanza ed io andai ad assistere all'appostazione di quella targa, in quella strada, mettendo i miei occhi a tua disposizione, per vedere tramite me, per assistere tramite le mie emozioni.
Lo immagino abbracciato al padre guardare dall'alto e sorridere per la felicità di essere stretti stretti, e piangere per non poter stringere anche gli altri, quegli altri che da quaggiù piangono la loro assenza.
Il suo ricordo, e il suo esistere è sempre presente, ma Nella confusione e fra i tanti dolori,sono certa che oggi questo pensiero busserà alla tua porta, prepotente. Il pensiero per il tuo Amico, per il tuo Biondo e il suo Papà. La rabbia per l'irrisolto e la tristezza per la mancanza. Ti passerà davanti gli occhi quella giornata, la telefonata,il televideo,gli amici, le interviste, l'associazione e le ingiustizie.
E' davvero strano sentirsi legati a qualcuno che non hai mai conosciuto se non per i racconti degli altri e per le parole scritte. Sì, è strano, ma non impossibile.
Mi piace pensare che domani la forza di quall'abbraccio dia un segno a coloro che li hanno amati, che li amano, e mi piace ancor di più pensare, che quel calore possa arrivare anche a te.
Un numero familiare come ormai è diventato questo triste anniversario.
Alla morte non si ride in faccia, e c'è chi non lo fa neanche alla vita.




venerdì 12 agosto 2011

Sintesi

Le fave.
Vino Rosè.
Il Fragolino.
Il coniglio, a seconda del periodo, il capretto.
"Lei beve frizzante".
Gianni Morandi.
Pippo Gianni.
Lucy.















































giovedì 4 agosto 2011

Non se ne esce

Non se ne esce. Non se ne esce.
Ricevute di ritorno di lettere mai inviate.
Curiosità morbosa. Interesse ingiustificato verso l'intimo.
E' la cima che tracolla.
E' l'insospettato che infierisce.
Timorosa e sfiduciata, ho lo stomaco aperto e gli artigli affilati.
Un viso avvelenato, un viso sprofondato.
Il passato si affaccia sul presente, e trova conferma ai suoi dubbi.
Non se ne esce. Non se ne esce.