martedì 31 agosto 2010

Cristalliera Abbagliante

E' giunto a me, quel messaggio trasportato dalle acque cobalto, quelle correnti libere e meravigliose del nascondiglio.
Una bottiglia di un vetro lucente, e nessun accenno di rottura a raccontarne il viaggio.
Missiva di speranza, ricerca di coraggio in un lancio di cristalliera abbagliante.
Dischiudo con cautela. Mani tremanti miste a impazienza.
Si accentua il calore, ma non è il sole.
Si affanna il respiro.
Si gonfiano gli occhi, e la bocca rimane socchiusa per nutrirsi lentamente di aria gratuita.
Il tappo lascia libero il passaggio e quel pensiero scritto su tessuto cencioso abbandona la sua dimora.
Mi interrogo sul contenuto ma non raggiro i tempi. Aspetto.
Come fosse il fiore più delicato, riservo attenzioni e dolci movimenti a quel drappo pregno di domande e verità.
A contatto con la mano, come sabbia fra le mani, il drappo si dissolve trasformandosi in farfalla.
Vola, danzandomi attorno per tre volte, lascia alle spalle una scia profumata, e si poggia sulla valigia aperta, liberata dai coriandoli, e pronta a custodirla. Di nuovo.








sabato 28 agosto 2010

Nell'Aria come i coriandoli

E' nel momento stesso in cui l'attimo trascorre, che lo rimpiango.
Non è olio che scivola.
E' vera materia che rimane.
Rievoco i tuoi odori. Le tue espressioni.
Conto le pelli cambiate. Mutate nella consistenza e nei colori.
Mi appallottolo con la testa contro il divano, per una introspezione veloce, fra me, io, e quelle dannatissime parole che hanno bisogno che qualcuno soffi sotto per salire in superficie.
Rivedo ad occhi chiusi il momento della valigia.
Io e te, nello stesso posto, vivevamo e guardavamo lo stesso momento.
Quanta vita in quei tre minuti di sonoro. Aria profumata di te. Una valigia, come 4 mura. Quattro farfalle dure a morire,e poi una esplosione di luccichini. Ed io Nell'aria come i coriandoli, avrei voluto librare altissimo per poggiarmi indisturbata sul tuo viso.
Mi vibrano i sensi ogni volta, come fossi senza protezione, a carne sanguinante e viva.
Chiacchericcio noioso ma indispensabile.
Discussioni e attrezzi per gli scavi.
Mi rivedo dai tuoi occhi. Mi ritrovo incoerente ed instabile. Disegnata all'angolo. Bocca chiusa, e urlo silenzioso, che solo tu riesci ad udire.
Tu ascolti il grido senza voce. Privo di tono, ma che risulta assordante.
Poi, arriva il momento in cui, ti guardi dai miei occhi.
Ti dipingi come le mie paure, i miei dubbi, le mie delusioni ti hanno descritto.
Ti guardi, ma non ti ritrovi in quelle vesti.
Risultano enormi e difettose. Vesti non a misura.
I pensieri mormorano. Mi sussurrano, ed io non ascolto, perchè è quel complicato Te che desidero, è l'infinito che rappresenti che mi porta lontano con la mente, e non voglio rinunciare al mio immenso.
Istinto da Panthera Leo, il tuo piacere nella mia bocca, e sussulti sempre nuovi ed irripetibili.
Amo perdermi nei tuoi occhi quando sono languidi.

Amo il tuo tocco, e il peso del tuo corpo.
Amo il divenire di due, Una.
Inumidirmi di te, senza perdersi un attimo.
La magia del difficile che diviene possibile.


























lunedì 23 agosto 2010

Amata con Amore

Silenzio.

Tempo fermo.

Tempi morti.

Cuore immobile.

Stomaco tacito.

Attività mentale frenetica.

Inquietudine e ricerca di segnali.

Bagno in un mare di tristezza, onde di paura e schiuma di delusione.

Dubbi sul reale vissuto.

Certezze sul non vissuto.

Un cartello capovolto con su scritto "torno subito", visibile ma illeggibile.

Lui, l'uomo che ti ha fatto scoprire la poesia dell'animo, è svanito.

Ti ha lasciata in un cantuccio buio.

Ha dimenticato di accendere la luce.

Un tondino bianco accerta l'esistenza.

Ma il vuoto, tira giù, trascina in fondo. Mastico la sabbia e gioco a costruire stelle.

Ma i nastri di seta dove sono finiti?

Chi ha raccolto le castagne, e spostato la bicicletta?

Credo di non essere stata amata con Amore.

Mi convinco che sia Surrogato di prima Lettera, Forse solo centellinato per non sprecarne, o forse poco usato per non abituarmi ad avere ciò che non può appartenermi.

Cambio di vento, e occhi negli occhi.
Il cuore ricomincia a battere nello stomaco.
Il nero, che era esteso all'interno, ora è ricoperto dal rubino acceso.
Disgelo, distesa di pelle ricamata con aghi arrotondati che male non fanno.
Sorridono i corpi, sollazzano le anime, le menti si scontrano,i pensieri vanno e vengono.
Evoluzioni su spazi ridotti, che all'occorrenza divengono alti ed infiniti.
Lampi di realtà e tuoni rumorosi; una sedia, e un piede che scivola dalla corda.
Il momento spezzato. Il viso scuro.
Il calore dei sensi e dell'interno acceso, ripara, e le note ricominciano a suonare.
Aggettivi possessivi, che non sanno di grammatica.
Le palpebre si chiudono, e alla loro riapertura, rendono nitida la visuale, e il pensiero vira, direzione : Amata con Amore.








venerdì 13 agosto 2010

Ti ho portato lì

Il vento mi sposta.
Trascina lontano, e avvolge la mente pesante.
Oggi il numero è il mio, ma la giornata non è la mia.
Senza un apparente senso, è lì che il vento mi ferma, dove oggi vorresti trovarti tu. Accanto ai tuoi amici, al ricordo, alla madre e al padre di chi ha cambiato spazio.
Immobile, mi perdo fra quei visi sudati. Nell'angolo che mi ripara, assisto con i battiti a zero.
Sono certa che il tuo pensiero oggi, sia in mezzo a queste facce accaldate, che attendono di dare quel nome a quella strada.
Sono certa che questo numero oggi ti pesi come un macigno. Come l'essere lontano da questi luoghi.
Quello strano vento che mi ha condotto fin quì, ha accompagnato il te che è dentro me, per vedere con i miei occhi, quello che avresti voluto vedere con i tuoi; e allora sgrano bene gli occhi, lascio via aperta alle emozioni e alle immagini ed assorbo ogni minima essenza.
Ti ho portato lì.
Ti ho portato dentro me.

martedì 3 agosto 2010

Riflesso

Rotazione completa. 1/4 a sinistra, 3/4 a destra.
Ora freddo polare. Ora caldo africano.

Attesa ed illusorio benessere.
Asciugo il tuo singulto, come fosse il mio naturale. Seguo il percorso tracciato dalle lacrime, ed è lì, che si agganciano le mie traditrici.
Assorbo quel bagnato per catturarne la preziosa essenza e custodirla nella mia pelle.
Ascolto silenziosa il racconto di un pasticcio, del male dell'essere.
Medaglia al valore, per colei che ha messo le ali alla mente e voleva insegnarle a volare.
La pelle tira e sembra si laceri, in realtà ad ogni taglio, corrisponde una doppia cucitura.
Vorrei saperti dare il meglio di me. Il bello di me.
Vorrei riuscissi anche tu a farlo.
Mi riempie sapere di essere il tuo specchio, di sentirti Vero con me, di riuscire a raccontare la tua verità senza tinta di fondo.
Mastico con prudenza parole taglienti, raggruppo immagini e accartoccio sensazioni.
Mi chiedo se è possibile ridere e scherzare con l'inchiostro nel cuore.
Mi chiedo se è possibile condurre normalmente come nulla fosse.
Assicuri per vivere, confermi per camminare, e vivi le tue scelte.









lunedì 2 agosto 2010

Real Movie

Trambusto.
Preparazione, Disposizione.
Count Down.
La scelta delle Settimane e giorni.
Stabilire da quando la corda dovrà essere raccolta, e fino a quando non verrà percorsa.
Allucinazioni
Sento bussare alla porta del mio interno, la paura prende a morsi il fiato, e il corpo non asseconda i comandi.
Saltello a piedi uniti lungo il corridoio già tracciato.
I Pensieri complici, le intese immediate.
L'entusiamo del popolo non può essere il mio.
Un venerdì di acqua e sentimento. Corpi mischiati e anime intrecciate.
Superga,l'orologio hip hop, carpisa,la gita ad Avola....divertimento e mezze risate amare.
Io mi impegno a conservare i profumi il più possibile, mi faccio avvolgere da loro, mentre tu, lo lavi via. Devi liberartene velocemente.
Una telefonata, e siamo davanti ad uno scaffale.
Eclatante normalità dal sapore speciale.
Occhi in lontananza, e strada divorata.
Ore trascorrono come cortometaggi.
Ti vedo, si ferma il tempo, l'immagine. Mi imbatto nel vero.
Non vorrei vederlo, e mi ritrovo a farlo.
Spettatrice involontaria.
Svanisce la magia ed ogni bagliore.
Testa galleggiante e petto gonfio di aria calda.