venerdì 13 maggio 2016

Sei una melodia ma non sei la musica

Il tempo rallentato. Uno sguardo veloce, sfuggente, ma nell'aria presente.
La testa rivolta al mondo, gli occhi distratti in apparenza.
Incrociati gli attimi, superati i tremolii, rimane l'amaro e il salato.
Ripercorro le mie strade. Quella via conosciuta e volutamente dimenticata.
La mente non dimentica, la mente archivia.
I tuoi passi vanno senza alcuno sforzo.
Partenza e colpo di pistola.
Traguardo tagliato col petto e volato via.
In quel posto in fondo a me il mondo è congelato.
Amicizie e appartenenza, patti di sangue e bambini a guardare.
Bevi le tue certezze, ubriacati delle tue convinzioni; quelle sono facili da digerire ed annientano la "cattiva" con crudele facilità.
Quel giorno, quando il mondo girerà nello stesso verso di un Carillon, ascoltandone la musica comprenderai che hai spinto e spento. Ma non hai mai capito da dove provenissero le note.
Stonature perfette come l'attimo che fu.
Trappole cucite con aghi di finto zucchero.
Il Galantuomo risolverà, apprezzerò il vento soffiare ed il mare brillare. Avrò il cuore calmo, ti chiuderò al suo interno, sentirò tuonare.
Ora batti piano per non affaticare, sei una melodia ma non sei la musica.