martedì 27 luglio 2010

Ti Trovo

Hai dato voce, aria e consistenza, a tutto quel nero che ti stava inondando.
Hai esaminato le parole a disposizione, per trovare quelle più chiare e meno affilate. Hai raccontato di un mondo capovolto da sorreggere.
Percentuali, nomi, titoli,e interrogativi come boomerang.
Testa bassa, lanterne in lontananza,mani fra i capelli e verbo continuo, vagante e pungente. Minuti infiniti,schermo nitido. Ragioni che si schiaffeggiano senza rivolgersi neanche uno sguardo. Comprendere ma non voler capire. Capire senza riuscire ad accettare veramente.
Perdersi e ritrovarsi nello stesso istante. Avvertire la presenza dell'altro e poi non fiutarla più. Sentirsi come quella sabbia a cui spesso ti paragoni, e vedersi scivolare fra le tue di mani, fra le pieghe e le aperture.
Sentirsi piccola, leggera, poco consistente, sentirsi fardello di piombo,inutile e fastidiosa presenza. Sentirsi impotente.
Credere che la fine sia giunta. Stomaco cavalcante. Un bacio ed una porta chiusa.
Luce che risveglia, e pensiero mai sopito. Paura di trovarti, voglia di trovarti.
Occhi consumati a furia di cercarti. Si spengono le luci, ed ognuno di quei racconti cantati, parla di noi.
Una cena riservata nel mio interno, l'albergo, accendo la tv e trovo quel piccoletto, il nome è lo stesso, ma lui era il principe dei Mostri, mentre tu sei il Re del palpitante.
Mi addormento per incontrarti nel delirio.
La giornata trascorre in tua costante compagnia.
Ti rivedo nello spazio consentito,e avverto le mie pareti. Il bisogno si è accumulato ed è alto, molto alto.
Oggi ti guardo,ti scruto, mi insinuo silente. Ti trovo.
Oggi ti trovo.
Faccio inchini al ritrovato,cercando tutte le sensazioni gustative, ma percependo che la lingua si impegna ad assaporare, ma un occhio è rimasto pirata.

domenica 18 luglio 2010

Se Amore non E'

Non riesco a contenere, a placare quella sensazione di caldo bollente che sale dal fondo di me.
Non riesco a trattenere parole, delusione, e agitazione. Non occorrono i fuochi.
Non riesco a staccare la mente. Un pensiero unico, si trascina per tutto il giorno, per tutti i giorni, lasciando segni del suo passaggio, e adoperandosi per continuare così.
Alternanza di forti emozioni, di parole che rimbombano nella testa come voci in una stanza vuota.
Le paure hanno assunto forma e ora sono le certezze che non volevo.
Come quando spingi il morbido all'interno e aspetti che questo esca fuori, che riprenda la forma originaria, così adesso è il mio stomaco, tutto risucchiato all'interno.
Ho atteso gli attimi e vissuto di questi; ho trattenuto il respiro per soffiare forte insieme.
Ho amato intensamente. Ora il Cuore è paralizzato, e l'adrenalina azzerata.
Accertato di non essere fuoco che travolge. Affermato che Amore non è. Sentenza da accettare, e ricorso negato.
Il buco si è allargato, ed è colmo di risposte.
Nodi sciolti, mani umide e amara tristezza. Oggi sono la protagonista di me, e ascolto il canto lamentoso.
Interrogo la mente giocando con dita nervose, ripercorro gesti e parole sostenendo il mio concetto di te, e sospirando pesantemente quando la mente risponde che se Amore non E', qualcosa sarà.

martedì 13 luglio 2010

Ruotare

Incriminata di delirio.
Denuncia aperta contro vivaci e brillanti aperture.
Sentenza letta e annunciata critica.
Quel telecomando che parla, si è guadagnato tutta la mia ira; rappresentante di materia forte e per niente evanescenente.
Percorro la strada dissestata, parlo con i miei mille, e abito nel mio stomaco.
I sistemi non sono a me cari, tantomeno le abitudini.
Nella bolla, la serratura è in miele, e all'interno lo spazio è immenso se non la abito da sola.
Mi faccio trovare nel punto esatto.
Salgo veloce su pareti bagnate da acque profumate. Stringo forte e non mollo la presa.
Ho aggiunto due conchiglie ed ho capovolto l'ampollina. Accanto, il carillon del circo, un nastro, e la nostra colonna musicale.
Ora abbaso le luci, e dormo senza il mondo accanto, consapevole che fra qualche ora, gli ruoterò intorno.




sabato 3 luglio 2010

Il Quinto di Sette

E' guardantoti con tutta l'attenzione possibile che prendo coscienza di quanta strada abbiano percorso i sentimenti. Il mio vangelo dice che La consapevolezza, è il primo passo verso la felicità. Oggi, ho La consapevolezza di aver costruito fra mille dubbi e difficoltà, resistenze e malumori, il nostro piccolo mondo speciale.
Stringo fiocchi insidiosi, e nodi larghi un pollice.
Disquisire sul senso del Noi, con luce puntata sulla giusta causa, sui tempi e sulla forza della sabbia. Sensazione che il colore sia il verde con foglie caduche e non il rosso del Re delle gemme.
Aggiungo fogli al mio album da disegno. Uno in più per ogni quinto di sette; Aggiungo un tratto al mio disegno ogni volta che ti respiro, anche solo di sfuggita. Ogni giorno un tratto, un puntino, una sfumatura. Ogni giorno trascorso insieme, è un tocco d'artista.
Come una fisarmonica, ci sfioriamo, tocchiamo, stringiamo,produciamo suoni dolci, striduli,e poi ci allontaniamo.
Il tempo ci ha tenuto compagnia, e noi a lui, per più di trecento. Stagioni alternate e occhi lucidi.
Quando la ragione mi sorpassa e ride guardando Io rimasto indietro, salta fuori il concetto di MIo.
Mio che non è mio.
Un divano stretto, un riflesso scuro, ombre fra due corpi. Si scontrano le menti mentre i corpi si intrecciano.
Si abbracciano le mani, e si inonda la meraviglia.
Osservo, e comprendo che 1,44 sarà anche piccolo, ma riesce a contenere l'immenso che sei.
Osservo ancora, e comprendo che forse il tasso di gioia comincia a calare, e divento solo causa di malessere.
Forse il vento si fermerà. Forse il cuore rallenterà. Forse Non è facile amarmi.
Forse . Io nel frattempo mi faccio piccola, e ti aspetto lo stesso.