venerdì 27 novembre 2009

The end

Si chiude il sipario.
Emozioni pesanti che schiacciano quelle leggere.
Sentimenti importanti che annientano sentimenti ad orologeria.
Bolle che scoppiano portando con sè ogni traccia.
Parole e codici, disattivati
Porte chiuse.
Cuori spenti.
Nascondigli al buio.
Biciclette parcheggiate, tenute sul marciapiede dal solo pedale
Spiriti non più ribelli.
Parole nascoste.
Occhi sgranati.
Occhi diversi.
Persone Nuove.
Scimmia in gabbia.
Bacio polpo all'amo.
Farfalle nel retino.
Bronci ritirati.
Occhio di renna ciecato.
FiNe.

mercoledì 25 novembre 2009

x

Capitolo x. Senza parole.

Stand By. Forse


lunedì 23 novembre 2009

Vento che trascina.(soliti deliri)

La domanda è stata secca : Cosa ti infastidisce del mio atteggiamento.
La risposta diplomatica, e non certo per mancanza di argomenti.
Mi sono detta.....con tutto quello che avrà in testa.....meglio lasciar perdere.....ma poi ho anche pensato.....se lo chiede....è perchè vuole sapere....insomma....i soliti deliri.
Dopo aver dato sfogo alla mia energia, e ad avere vissuto attimi di serenità già svaniti, decido di dedicarmi a questa domanda e alla sua risposta.
Cosa non mi piace del tuo atteggiamento....credo tu lo sappia., credo sia di facile interpretazione..
Mi infastisce.....praticamente tutto.
Mi infastidisce che ti sia piegato.
Mi infastidisce che ti sia abbattuto così.
Mi infastidisce vederti fragile e non prediposto a ricevere aiuto.
Mi infastisce che ti sia incazzato col mondo ancora prima di sapere, perchè già convinto di non farcela.
Mi infastidisce avere ragione.
Mi infastidice non essere presente.
Mi infastidisce non esserci.
Mi infastidisce il tuo sguardo freddo, a tratti disgustato.
Mi infastidisce che oggi mi pangratti e domani non hai parole.
Mi infastidisce la velocità con la quale tutto sia accaduto.
Mi infastidisce passare dal sogno alla realtà, con un risveglio brusco
Mi infastidisce sapere che il nascondiglio sia stato silurato.
Mi infastidisce sapere che decidi di non collegarti, lo decidi tu, e questo non ti comporta niente.

Mi infastidisce sapere che io o Lucia Rizza, poco cambia.
Mi infastidisce sapere che non hai bisogno di me.
Mi infastidisce non poterti toccare.
Mi infastidisce l'abbraccio amichevole.
Consapevole che nessuna fine possa essere pacevole, e che non si è mai pronti, credo le modalità di questa, siano state veramente originali.
Mi infastidisce trovarsi faccia a faccia, scrutare negli occhi, e non trovare, non sapere.
Mi chiedo dove sia quel mondo magico.
Ci siamo persi. Vento che trascina senza dare modo di trovare un riparo.
Mi chiedo dove siano finiti MAM e MIA.
Mi chiedo se siano veramente esistiti.
Preferisco non rispondermi, una domanda è già stata soddisfatta, per le altre ci sarà tempo. Forse.

domenica 22 novembre 2009

Con le lenti

Passo il dito sulla ferita. Vado d'incoscienza .Mi guardo in faccia per capire chi sono, e faccio spallucce, se l'essere chi o cosa non coincide con quello che vedo.
Inizio a scoprire dove portano i sogni, tutte le scuse che usi per poter giocare la tua partita da protagonista, da titolare e non dalla panchina.
Ho imparato che è doveroso saper contare; che seppur laborioso per chi come me, vive di impulsi ed emozioni, talvolta rappresenta la scaletta buttata giù dall'elicottero, e poter salire è difficile, ma quello sforzo rappresenta la salvezza, se l'alternativa è il burrone. E allora, come il mio maestro insegna, conto...e conto fino a raggiungere lo stato di calma. Piego l'istinto a volontà ferma e piatta.

Ho aperto la valigetta. Visionato gli sguardi a disposizione. Nessuno dei presenti fa al mio caso. Ho allora attinto alla cassaforte, quella va aperta solo nei casi eccezionali; difatti, li, non vengono custoditi tanto gli sguardi che la valigetta non contiene, quanto lentine dell'apparenza.
In circostanza di occhi cangianti causa forza interiore, le lentine dell'apparenza rappresentano la più valida delle alternative agli sguardi da valigetta.
Eccole..trovate. Lentine della calma, della sicurezza e del distacco, colore intenso, a tratti torbido.
Puoi decidere cosa mostrare di Te, e se riesci sei forte davvero.
Ma non sempre è possibile, non sempre è credibile.
Non è detto che il trucco funzioni, e si possa bluffare chiunque. Provarci, è comunque obbligatorio.
La visione del mondo con le lenti, non corrisponde sempre alla realtà. Potrebbe risultare distorta. I colori non corrispondenti, le sfumature indefinite.
Ho fatto la prova, ho provato con le farfalle. .
Con le lenti le farfalline sono grigie, senza, colorate.
Con le lenti le farfalline sono ferme, senza, volano sui F.P.
Con le lenti le farfalline si trovano sul fondo bianco, senza, il fondo è azzurro.
Con le lenti le farfalline sono appena due, senza, una coreografia di cento farfalline.
E allora?
Come funziona. Cosa funziona.
Diamo vita ai veri occhi, o ci nascondiamo.
Permettiamo al mondo di intrufolarsi e leggere, o ci barrichiamo dietro uno schermo protettivo.
Guardiamo il mondo con i colori veri, reali, oppure ci accontentiamo di quello che si intravede.
Come tutto, anche questo prevede una scelta.
Scegliere l'essere o l'apparire.
Scegliere fra il bello ma scomodo.
Scegliere fra il brutto ma comodo.
La risposta è ardua. Una scelta, prevede una soglia di rischio alta.
Rischiare, provare, scegliere, decidere....quant'è complicato.
Ma in tutto questo la volontà e i desideri, dove stanno?
Doveri solo doveri?
Ma i piaceri?
La soddisfazione?
Nell'attesa di trovare risposte, in attesa di trovare quella giusta, mi tolgo queste lenti e mi godo i colori vivi, le farfalle e piccolini.
















sabato 21 novembre 2009

La Candela Spenta

Do' luce alle lanterne intorno alle 09, per via del telefono, che rompe il silenzio del mio riposo. Il cervello è rimasto vigile dal giorno prima. Inizia questo sabato mattina con le solite strane sensazioni.
Numeri sconosciuti sul cellulare, chiamate poco gradite.
Rifletto su questo ciclo di vita vissuto.
Ricordo vagamente le parole scritte ieri sera, ricordo però con lucidità le sensazioni avvertite mentre le mie dita battevano sui tastini della tastiera. Credo di essermi svegliata durante la notte, e di aver controllato il pc ancora in dormiveglia. Ho confuso la realtà col sogno. Ma ora sono quasi certa fosse un sogno.
C'è sempre quella donna che si insinua e vuole sapere, si preoccupa e interroga, senza avere da me alcuna risposta. Mi ha detto che l'hai chiamata, che sei poi passato, e che avete parlocchiato. Perfetto, Ottimo direi.
Magari avevi bisogno di fare anche quello ieri.
Io mi sto studiando, mi sto analizzando, e non capisco ancora cosa effettivamente mi turbi.
Mi hai ripetuto tante volte, che ti ho salvato in un momento di grande sconforto. Mi hai detto che ti sono dentro, che ti manco nelle ossa, che non sono un pensiero, che avresti voluto vivermi.
Abbiamo scritto parole infinte, immense, grandi e importanti. Mi hai pangrattato. Ti sei riempito di me.
Allora mi chiedo, come mai adesso non ti lasci aiutare da me, forse non sono più in grado di farlo?
Come mai la ricerca di te, coincide con l'esclusione totale di me.
Posso solo immaginare la tua delusione, la rabbia di non poter fare molto per cambiare il destino se lui si è già messo quell'abito li. Capisco che ora sia il momento di fare il coraggioso, di trasmettere forza a chi di questo progetto ha fatto scopo di vita,capisco i salti mortali con avvitamento carpiato del cuore,capisco che tutto questo è importante, troppo importante per trovare tempo e voglia di dedicarsi a me.
Ieri ti ho avvolto, ho tentato di trasmetterti la mia forza, il mio amore, e il coraggio.
Ma poi, ti guardo, guardo quegli occhi e vedo la durezza dentro.
Leggo rabbia mista delusione, vedo lanterne annegate, la terra scura è bagnata, l'insofferenza per i tuoi stessi discorsi, i tuoi stessi pensieri. Sei concentrato su di te, rimugini sui perchè e i per come, sul dopo e sul cosa sarà.
Mi sono sentita la tua luce, mi sono sentita "MIA", mi sono sentita ancòra e terra felice, pensiero vagante o meno, ma pensiero. Ora La candela è spenta. Hai soffiato sopra.
Vorrei conoscere i tuoi pensieri più intimi, i più nascosti.
Vorrei del tempo, vorrei accenderti.
Vorrei tanto, vorrei il giusto, vorrei non avere queste brutte convinzioni che oggi mi fanno compagnia.
Vorrei il giorno dopo fosse migliore del precedente, perchè questi vissuti non sono i miei.

giovedì 19 novembre 2009

mercoledì 18 novembre 2009

Sarà il Quarto.


Prendo spunto

"Ultimamente, l’ho già detto?, salto pasti senza accorgermi ma i pensieri non hanno requie, e si imbandiscono da soli ad ogni ora fissata, sulla carta, e si impongono alla mia cortese attenzione.
E allora, non opporsi è il segreto".

Arsura Gelata

C'è un calore strano.

Il nascondiglio è vittima di una tempesta di neve infuocata.

Un calore freddo.

Una arsura gelata.

Ora goccine bollenti, ora raffica polare.

Vinti e vincitori, forze contrastanti, vittime e carnefici, malattia e cura.

Il nascondiglio si è beccato l'influenza, respira con difficoltà, attende che il medico vada a trovarlo, e che la panacea faccia effetto.

martedì 17 novembre 2009

Oni.

Sensazioni. Emozioni. Delusioni. Confessioni. Privazioni. Limitazioni. Agevolazioni. Difensori. Offensori. Amoroni. Assunzioni. Sospensioni. Situazioni. Mediazioni. Allusioni. Frustrazioni. Pensieroni. Domandoni. Giustificazioni. Lacrimoni.

domenica 15 novembre 2009

Zucchero bagnato

Mi sono svegliata col cervello schiacciato dai pensieri. Rifletto ininterrottamente da venerdì.
Sono andata al mare stamane; per liberare la testa avevo bisogno di uno spazio veramente aperto. Mi sono ritrovata circondata dalla sabbia, la stessa che non scende più giù dalla clessidra, ma questa è immensa, non può finire, oggi mi terrà compagnia.
Mi lascio andare sul telo morbido, e distendo la mente. Cerco di riporla su di un piano, dritta dritta, devo riuscire ad eliminare il groviglio che ho creato.
Ho letto il tuo post la mattina del 14. Mi trovavo ancora a letto, mattina presto, ma il pensiero era già sveglio, forse, non si era addormentato nemmeno. Ho letto tutto d'un fiato, ho riletto consecutivamente per tre volte. C'hai messo dentro tutto, mancava solo il Pavone.
Più leggevo, e più mi convincevo che tutto era finito veramente. Che non si trattava di un passo falso, ma di quello definitivo. Che non era la solita discussione, le solite paure, dubbi, rimorsi.
Stavolta la porta era chiusa, a doppia mandata.
Qualcuno dice che ho gli occhi tristi.
Alter che riesce ad interpretare i miei silenzi, che non scruta con aria interrogativa, che non tenta mai colpi bassi, ma va a guardare direttamente nella valigetta per vedere quale sguardo manca, ha capito, e si è seduta accanto a me, aspettando una mia mossa, un respiro.
Ieri grandi coccole, la cura del guscio. Solo che la parte incerottata sta dentro. Esiste una SPA per tutto ciò che non è materia, che non è tangibile?
Vorrei sapere cosa pensi. Come stai. Se qualcosa è cambiata. Se il pensiero è vagante.
Penso che il vero Te, sia quello che ho conosciuto. Che quello forte, coraggioso, l'UOMO di casa, è solo la parte che ti è stata affidata. Quello vero, è il M.A.M che ho visto, letto,abbracciato ed
interpretato io.
Non so come mai, mi viene in mente l'immagine di un mucchietto di zucchero, bianco, candido, bagnato da una goccia. Quella parte del mucchietto bianchissimo,allora diventa subito scura rispetto al resto. Questa è l'immagine che ho di me. Questa è la descrizione di uno stato d'animo forse.
Mi chiedo cosa dicono le tue ossa.
A noi, manchi.

venerdì 13 novembre 2009

Il tradimento del 13

Sono tornata in ufficio. L'ho fatto con la testa bassa e quella scatola fra le mani. Ho riportato il pigiama, quello pensato e acquistato solo per Te, e l'ho lasciato li, dentro quell'armadietto, cinto stavolta solo dai miei pensieri e da nessun nastro di seta.

Nella mente si susseguono i discorsi e le parole dette si rincorrono. Flash back di un pomeriggio amaro. Come l'amaro che sento nel cuore, come la sensazione di vuoto che mi induce a pensare che forse sono solo un guscio, perchè l'interno non lo sento.
Io, pratica e lucida, quella forte che non programma....e poi aspetto che una giornata,un numero, mi cambino le prospettive per 24 ore..... mio caro numero 13, questa volta hai sferrato un colpo basso da vero professionista.

Spiazzata. Piegata.

Lo sapevo. Ero a conoscenza che il momento sarebbe arrivato, e magari ne sentivo l'odore. Non ero pronta però, non ero pronta.

Ho gli occhi color miele. Sento che dentro il liquido sta salendo.,Sento che ti ho perduto. Che la corda è stata ritirata, la mia corda. Sento che il funambolo cammina da solo, che ha attorcigliato la corda, e l'ha chiusa nel cassettino a sinistra dell'anima. Conservata, va bene, ma sempre chiusa e non più usata.
Guardo quel disegno da me iniziato, ed ora da Te finito. Vedo tutti i colori della tavolozza ordinati e ben distribuiti. Non c'è più il miscuglio, non c'è più spazio per gli esperimenti. Come già sapevo, come mi dicevo, come ripetevo e predicavo dentro me.
Sono Costretta ad accettare la tua scelta. Obbligata a non ribellarmi,priva di potere decisionale.
Penso e mi dico che forse il mio impèto, quella mia dannatissima forza che schiaccia persino me, ti ha spaventato, ti ha soffocato; Continuo a pensare e dico, che forse non ero poi così importante, e che è stato più semplice chiudere che continuare, meglio non rischiare, non concedersi mai.
Era quello il momento perfetto per aprire gli occhi e tornare alla realtà?
Era quello il modo di farlo?
Era quello il giorno ?
Tutto è franato nel giro di pochi attimi. Dalla fusione al distacco. Vicinanza e subito separazione.
Forse ce l'avevi nel sangue, forse eri proprio arrivato al limite.
Ma poi, cosa pretendo....forse, hai fatto pure troppo per me.
Il mio amico Fato si è preso gioco di me, del mio giorno, mi ha tirato un bel colpo.
Tra la realtà e l'illusione scelgo te, il mio amore mio, cielo stellato, bicicletta adorata, non dimentico gli attimi lunghissimi,i giochi,lle parole, Io non mi dimentico di Te.
E ora vedo gli artisti preparare le valigie di cartone, piegare i costumi di scena ricchi di paillettes, sistemare gli attrezzi, e andare via. Il trapezio dondola senza nessuno sopra. La scimmia è in gabbia, e guarda il mondo dalle sbarre. Il primo comico,si tira su le maniche della giacca rossa e stacca quel faro puntato sul palco che penzolava da tempo.
Si ritirano di buon'ordine.
Mi chiedo se è quello che vuoi veramente.
Mi chiedo se hai pensato per un attimo di stringermi e portarmi via.
Mi chiedo se hai fatto come me, se ti sei collegato anche solo un minuto, oppure hai messo in pratica la Senior Volontà.
Ma a cosa serve chiedere.
A cosa serve scrivere.








13


martedì 10 novembre 2009

5 Giri



Mi hai chiesto una preghierina.
Richiesta insolita, sia per la persona alla quale la chiedi, sia per la richiesta in sè.
Per TE, desidero il meglio. Desidero tu abbia tutto quello che ti rende felice, tutto quello che cerchi e di cui hai bisogno. Mi auguro le tue esigenze vengano soddisfatte, i tuoi sogni realizzati, le tue paure superate, i tuoi intenti accolti. Ti auguro tutte le meraviglie del mondo, tutti i colori più belli e accesi, ti auguro che il buio venga soffiato via, e che la grande forza ti aiuti a non cadere. E anche se la realizzazione di tutto questo non prevede la mia presenza e partecipazione, io continuerò a sperare che tutto si realizzi, lo farò sottovoce, lo farò in un angolino, e aspetterò di vederti felice.
E se la malinconia dovesse venirmi a trovare, sarà la tua gioia a scacciarla via.
Perchè la vita è questo. E' insolita, e non è un binario.
Ma io, ringrazio di aver potuto vivere anche solo un momento perfetto, ringrazio il percorso naturale che abbiamo vissuto, ringrazio Te per avermi respirata, e aver dato a me il modo di farti uscire fuori.
Accettiamo i nostri limiti temporali, accettiamo le realtà. Accettiamo l'inevitabile. Perchè il mondo vero è quello fuori dal pc.
Spero mi sentirai. Spero tu faccia tesoro delle scoperte fatte.
Sei nei gesti, nei silenzi, nei sorrisi isterici.
Sei vivo come le parole dette.
Vissuto come un sogno.
Willy e gli altri amici....occhio di renna....tutto magico.
Incanta la tua vita come hai fatto con me.
Incantati.
E vivi amore mio, ViVi.
Pensa anche che , se Ci fosse stato il tempo per lasciarsi andare, sarebbe stata una giostra.
Avremmo acquistato biglietti per 5 giri, i nostri 5.
"Non è tempo per noi", ma è tempo per TE.
Goditelo tutto.
Oggi c'è anche il sole.




lunedì 9 novembre 2009

?????

Si o No? Meglio o Peggio? Aprire o Chiudere? Fermarsi o Camminare? Hai detto che sono alla ricerca di certezze, Che cerco risposte alle mie domande, ai miei dubbi.
Niente di più vero.
Nell'attesa di trovare risposte, mi dondolo nell'unica certezza che ho: la certezza che ti AaaaMdoooorO. Che sia chiaro..................NON in modo convenzionale............(tsè).

domenica 8 novembre 2009

Aria che riempie

Mi passa un flash per la mente mentre sono a casa e mi preparo a venire da TE, cedo, la indosso .
Un altro, mentre sono in macchina e cammino verso TE.
Mi fermo, acquisto il mio Amarone della Valpolicella, e mentre lo faccio sorrido all'idea.
Arrivo, e vado avanti compiendo gesti dettati dall'irrazionalità. Disegno, scrivo, ritaglio.
Posiziono bottiglia e bicchieri. Tondino numerato sulla porta, luce bassa, tridente ad attenderti, messo lì, quasi per volerti informare del pericolo.
Arrivi mentre cerco una canzone come sottofondo. Non riesco a trattenermi, appena ti vedo espolodo in una risata. Rido di quello che sò, rido di ciò che ho fatto.
Un momento prima rido,poi ti seguo scodinzolando mentre lavi i tuoi dentini, e subito dopo ti giro intorno come un pirahna del Sudamerica
Chiudo la porta alle mie spalle, e comincia lo spettacolo.
Eccomi trasformata in quella del mondo speciale, occhio tondo e acceso,inibizioni zero.
Tu, sei li a portata di mano, non sei dentro uno schermo, sei accanto a me. Sei però meno sciolto, composto, forse preoccupato oltre che stordito dal fumo.
I tempi si allungano, dando vita a qualche perplessità.
Ti guardo,mi sfiori con la tua irresistibile delicatezza.
Finiamo per parlare, come in una seduta. Io paziente, tu psicologo.Sono tanti i pensieri che mi passano per la testa. Cominciamo a parlare, le parole vengono fuori da sè. Guardo dritto davanti a me, ogni tanto mi volto e incontro il tuo sguardo.
I discorsi sono i soliti, affrontati però con una certa durezza. Ti dico che non siamo una relazione extra coniugale, che non siamo una coppia, che non siamo questo o quello; tu mi vieni dietro in questo discorso assurdo. Io ho in mano scalpello e martello, sono intenzionata a scavare, ad arrivare in fondo. Mi prendo di coraggio e parlo del tuo amore per lei, del tuo bisogno primario rappresentato da quello che stai cercando di portare avanti e fare evolvere, la tua famiglia insomma.
Lo faccio per la prima volta, tentennando, procedendo piano.
Le risposte sono quelle che immagino, sono quelle che devono essere, quelle che so, e poco importa quanto possano essere "piacevoli".
Proseguiamo toccando ogni tasto. Forse è la prima volta che mi vedi parlare così, non saprei.
Le tue forze contrastanti che dici non vincono ma convivono. I miei dubbi, il mio sentirti lontano e la paura di perderti. I tuoi pensieri, il tuo definirti egoista. C'è di tutto.
Ripetiamo le nostre ragioni, poniamo quesiti,interrogativi. Rispondiamo per quello che è, o per come è giusto rispondere?
Giungiamo ad un punto critico, quello in cui ti chiedo di riflettere e decidere.
La tua decisione arriva precisa ed immediata: Chiudiamo.
Mi si gela il sangue, subito dopo mi si infiamma l'anima. Non posso controbattere, non posso dire di no, posso solo dirti che non si può tornare indietro dopo una decisione simile.
Quasi a voler tornare indietro dalle tue stesse parole, i tuoi occhi parlano per te, e dopo le parole seguono a ruota....no,non è ancora il momento.
Io sono bambi travestita da Lupo,tu mi abbracci, e cade la pelliccia...
Ci mischiamo, ed ecco che torniamo in noi. Uno bacio, due, tre, e i brutti pensieri vanno via.
Esistiamo solo io e te.
I corpi parlano la stessa lingua, i battiti corrono alla stessa velocità.
Quando tu stai per aprire la tua porta, io chiudo la mia.
La chiudo per te, ignorando la mia forza ed i miei istinti, e lo faccio per evitarti altra confusione.
Voglio farti stare bene, voglio il tuo bene, voglio farti sentire libero e non costretto.
Voglio che il momento sia quello giusto, e non quello creato.
Se quello fosse stato il momento perfetto, nessuno sarebbe riuscito a fermare l'altro.
Semmai dovesse esserci un nostro momento perfetto, sarà forza travolgente, impossibile da fermare....e quello evidentemente non lo era.
La telefonata arriva puntuale per rompere la magia.
Mi rivesto, ma resto nuda, resto aperta ed incantata, perchè sì, tu mi incanti.
Me ne vado, e tu rimani chiodo fisso, immagine viva, profumo intenso.
Nella mente tutto si rincorre, e qualche domanda ancora rimane.
Poche certezze, ma aria che riempie.











sabato 7 novembre 2009

07 che scivola in 08 (ricordo prezioso, di una notte di ottobre)

07 Novembre 2009.
Ricordo perfettamente l'ansia di un mese fa.
Ricordo il cotrasto fortissimo, fra voglia e paura, gioia ed ansia.
Ricordo la tua espressione, la canna, il tragitto in macchina, le argomentazioni; ma quello che ricordo ancora meglio, è la notte del 07 che scivola nel giorno dopo. Quelle ore,ore magiche, intense. Raccontate già, ma che ogni volta ,lasciano addosso una polvere zuccherina.
Ieri ci siamo mischiati l'uno dentro l'altro. Quanti discorsi, contraddizioni,voglie e piaceri, rabbia e doveri.
Eravamo vicini ieri. Ore impiegate a parlare, scavare, ripetere come stanno le cose per convincerci che è così.Quasi come quella notte. In modo diverso sì, ma con la stessa intensità.
Mi tornano alla mente Il lenzuolo, il vino, le carezze, i milioni di baci, e poi le tue attenzioni infinite, la colazione, la ricerca di certezze.
Chissà se oggi hai avuto modo di pensare per un attimo.
Chissà se c'è stato uno spazio libero.
Io l'ho chiuso in cassaforte questo ricordo. Mentre te...sei chiuso dentro me.

Fico Pala dell'Amore

venerdì 6 novembre 2009

L'Archivio

La mia notte insonne, raccontata dal mio viso scuro, dagli occhi spenti.
E' mattino, è prestissimo, ma sono già quì a raccontarti.
Il criceto è stanchissimo. La ruota cigola, dovrò sistemarla, o si bloccherà presto o tardi.
I pensieri sono stati sistemati in archivio, ognuno nella sua categoria di appartenza.
Nel lato destro,una scaffalatura, tanti ripiani color miele; sul primo troviamo i pensieri razionali. Sul secondo scaffale, i pensieri pratici. Sul terzo, i pensieri del me ne fotto, sul quarto, quelli della comprensione. Il quinto scaffale è strapieno di pensieri contrastanti.
Accanto è stato sistemato un armadio,all'interno, solo fogli bianchi.
Sul lato sinistro,una parete rossa, gli scaffali sono color rubino. Nuance Intensa.
Questa parte dell'archivio oltre che per il forte colore, si contraddistingue dal resto per il calore che emana.
I pensieri del lato sinistro, i pensieri del cuore, sono stati archiviati dentro scatole alte 7 centimetri, chiuse da nastri di seta.
L'interno della scatola, è di velluto, i colori sono caldi e cangianti quanto i pensieri posti all'interno.
L'archivazione dei pensieri del cuore, dell'anima, del sincero Amore, del forte impeto, della consapevolezza dei sentimenti, dell'incoscienza, dell'affetto, della paura, della magia e della forza trascinante, è avvenuta manualmente, non facendo caso alla cronologia, ma all'importanza. I pensieri raccolti nelle scatole, sono i sopravvissuti, sono gli eletti, sono gli immortali.
In cima allo scaffale, salendo su per questa parete sanguigna, una scatola di vetro. Non è chiusa da un nastro di seta come le altre. Da fuori riesci a vedere cosa contiene.
Sembrerebbe un oggetto. Si, è una bicicletta.
La cosa strana è, che man mano che ci si avvicina alla scatola, l'oggetto all'interno cambia sembianze, ecco, ora si capisce che non è una bicicletta ma è una polvere luminosissima, profumata, è una polverina preziosissima : è polvere di stelle.
La polvere di stelle, è la materializzazione dei pensieri speciali, dei pensieri profondi e unici.
Come la si ottiene? ricordate la bicicletta che si intravedeva prima? ecco, tramite quella biciclettina, si raggiunge l'infinito, si raggiunge il cielo di stelle cinte da nastri di seta, si prende una stella cinta, la si poggia sul cuore, la si frantuma col calore di questo, e si ottine quella polvere magica e preziosa, unica e irripetibile.
La polvere la si custodisce nell'ampollina posta nell'anima, che è trasparente come quella scatola, e ci si riempie di speciali sensazioni.
Capisci cosa riesce a fare la bicicletta?
Pciù.

giovedì 5 novembre 2009

Un caloroso Vaffanculo a tutte le mie teorie del Cazzo.

Fare, non Fare

..Che faccio....
...chiamo dall'ufficio?
....con la scusa di una comunicazione di servizio, così ti sento?
.....e se ti infastidisco?
......e se fossi l'ultima persona che vorresti sentire?
.......pensandoci, se avessi avuto modo avresti chiamato tu, per non averlo fatto fino ad ora, significa che non puoi o non hai voglia.
.........riecco l'immagine di IO che fa avanti indietro come un pazzo.
Va bene. Non chiamo. Ti lascio in pace.
Cazzo. Voglio chiamarti.
No. meglio di no.
Mi si sta incendiando il cervello a furia di pensare.

Tutto Tace

Sono le 16.13......tutto tace.
Ad ogni squillo mi auguro sia tu.
Mi chiedo se questo silenzio non sia preludio di grande tristezza, la tua grande tristezza.
Tutte queste ore di silenzio...

Ammiro lo sguardo "Magnum", e ci rido su.
Mi manchi M.A.M.

Con Amore, Scimmia.

.. Pensavo ai discorsi fatti, alle parole dette, ai gesti incompiuti, a quelli voluti, a quelli sperati ma non realizzati.
Ci ritroviamo a parlare,ad immaginare scenari .
Quanto bello sarebbe poter dire, ci apparteniamo.
Quanto magico sarebbe assaporarci.
1, 3, 5 anni.
Ma anni vivi, giornate sempre intense, ne sono certa.
Ci ritroviamo completamente nudi a parlare. Svestiti di ogni perplessità
Senza limiti. Le barriere da tempo abbassate, la sincerità dei pensieri . La trasparenza.
Incarni tutto quello che immaginavo, e molto di più.
Mi piacerebbe essere per te importante, necessaria, quasi vitale.

Vorrei essere la tua ancòra, la terra felice, i pensieri caldi, la necessaria aria , vorrei essere azoto, vorrei alleggerirti la mente, vorrei donarti coraggio di viverti, vorrei tu provassi quella che sono e quella che sembro. Vorrei te, con tutti i tuoi dubbi, le tue incertezze, le paure, vorrei mischiarle alle mie e creare una via di fuga percorribile solo da chi ha sguardo fiero e forte. Dai tuoi occhi, che sono vivi, sono accesi, sono pieni e malinconici, sanno parlare col silenzio e col buio, fanno luce anche quando il sole è alto.
Le tue mani sul mio viso, fra i miei capelli, le tue labbra poggiate..tutti strumenti di piacere. Tu se il mio piacere.
Mi doni Amore, a tuo modo.
Io mi fermo e siedo, aspetto su quel palco col faro rotto e penzolante.
Aspetto le tue mosse, aspetto che il trucco si sciolga e lasci spazio alla tua pelle delicata, di respirare.
Aspetto che dai tuoi pori venga fuori la forza, forza che spinge potente verso me, e non ti allontana, ma avvicina.
Ho fame di te.
Ho voglia di Noi.
Ti penso senza interruzioni, Mentre starai vivendo il tuo dramma.
Faccio di questi pensieri, quasi mi sento egoista.
Oggi mi ritrovo a pensare a Domani, Mentre dovrei limitarmi a pensare ad oggi, come di norma.
Sei presente, sei linguaggio speciale, sei il mio ciclo perfetto con la stampella, sei proprio quello che vorrei.
Vorrei essere talmente travologente e trascinante, da indurti ad agire senza pensare.
Vorrei continuare ad essere corda e ombrellino.
Vorrei pedalare sulla mia bicicletta di marzapane, che sei tu, e ammirare insieme il cielo stellato di seta ricoperto che riesci a dipingere con pensieri e parole.
Vorrei essere quel lenzuolo sotto il quale nasconderti.
Vorrei percepissi, quanto forte ti sento e quanta voglia c'è di starti vicino.
E con la mente, il cuore, le tue braccia e vertebre, sono vicina anche oggi, soprattutto oggi.
Sono quì che gonfio le ruote.
Ti cambio i raggi di cannella, e lucido il sellino di meringa.
Raccolgo le castagne e le conservo per te, che le adori e le sai custodire.
Aspetto e paziento.
Scaccio la paura e metto trappole per Orsi.
Tutto questo Con Amore, Scimmia.



mercoledì 4 novembre 2009

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