giovedì 26 giugno 2014

Il Rosso. Il Bianco.

Non trovo nel linguaggio alcun mezzo di salvezza.
Come foglia trascinata dal vento, accompagnata dal mare.
Rilasso la carne, sospendo i battiti.
Il cielo, la stanza, l'azzurro ed il grigio. Le scelte, quelle giuste. Le risposte, quelle sbagliate.
Afa a bagnare e soffi ad asciugare.
I corpi piccoli, le mani grandi.
La lontananza.

Pensieri inconsistenti, futuri irrilevanti. Pacchi dono svuotati dell'interno.
Ami penzolanti, pesci troppo furbi.
Schiva, diva, sorpresa e delusa. Invito a feste patronale, ma il Santo, non sei mica tu.
Il rosso della seduta, del liquore, del sangue e della rosa.
Il bianco dell'Anima, delle nuvole, della mente.
Musica silenziosa per strumenti danneggiati da mani pesanti e da tempi moribondi.
Ascolta, il mare dentro Te ti sta parlando.
Sale e scende, morbida schiuma come bava di un destriero, come latte di una madre.
Palle di fuoco, occhi smarriti. Il miele ed il senno mancato.
Avvinghiati al tempo. Non farlo scappare. Trattieni il momento ignorando il domani.

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