Non trovo nel linguaggio alcun mezzo di salvezza.
Come foglia trascinata dal vento, accompagnata dal mare.
Rilasso la carne, sospendo i battiti.
Il cielo, la stanza, l'azzurro ed il grigio. Le scelte, quelle giuste. Le risposte, quelle sbagliate.
Afa a bagnare e soffi ad asciugare.
I corpi piccoli, le mani grandi.
La lontananza.
Pensieri inconsistenti, futuri irrilevanti. Pacchi dono svuotati dell'interno.
Ami penzolanti, pesci troppo furbi.
Schiva, diva, sorpresa e delusa. Invito a feste patronale, ma il Santo, non sei mica tu.
Il rosso della seduta, del liquore, del sangue e della rosa.
Il bianco dell'Anima, delle nuvole, della mente.
Musica silenziosa per strumenti danneggiati da mani pesanti e da tempi moribondi.
Ascolta, il mare dentro Te ti sta parlando.
Sale e scende, morbida schiuma come bava di un destriero, come latte di una madre.
Palle di fuoco, occhi smarriti. Il miele ed il senno mancato.
Avvinghiati al tempo. Non farlo scappare. Trattieni il momento ignorando il domani.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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