Come un cecchino sul tetto del tuo io, spari al passaggio della mia Anima.
Il colpo è preciso, centra in pieno il cuore.
Il foro dovrebbe provocare passaggio di aria, ma l'aria è ferma.
Il sentore di marcio avvertito nelle giornate svanite, e la trasformazione da sentore a certezza.
L'attesa di un momento di pace che invece nasconde alle spalle ore di guerra.
Scalo sul morbido rosso col piacere nel corpo e orecchie attente ad udire tintinnìo di chiavi nella toppa.
Le stesse orecchie impazienti ora non vogliono ascoltare, il repiro si arresta e di fumo tutto si riempie.
Segnali di cedimento e pelle tirata come fosse un elastico pronto a partire.
Ora il capitano è come cumulo di sabbia disgregato.
La testa vuota e pesantissima.
Mi ripeto e peggioro ogni volta.
Metto le mani in tasca, e le ritrovo vuote.
Il malessere traspira nonostante pori cuciti ad arte.
Occhi indifesi, occhi cupi. Singulto inarrestabile e gola chiusa.
Le parole non possono raccontare.
La luce si è dissolta con quella raffica travestita da soffio.
Ora le mani sono vuote, l'aria è ferma e il cuore vuoto.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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