Lego nastri ai polsi e lascio che il sangue arresti il suo fluire.
Rare apparizioni di energia. Movimenti lenti, movimenti rallentati.
Nella mente il palcoscenico soregge i ricordi, nella realtà solo spazio a rovine.
Percezione di uno spazio ridotto.
Parole come coriandoli, restano in volo finchè a spingerli è anche solo un alito di vento.
Volare in alto, e atterrare col viso su distese infinite di tarassaco e spine.
Annodo i pensieri e slego le illusioni. Farnetico ed ipotizzo.
Amo e odio.
Urlo al vento il tuo nome, una, dieci, cento volte. Torna indietro solo l'eco e non il nome.
Braccia lunghe vanno incontro alla distanza.
Sfoglio le istruzioni e mi fermo alla regola n. 5.
Dondolo e tremo. Spallucce ed inchino. Rabbia e Attrazione. Severità e dolcezza.
Fumi ed essenze, gelsomini appassiti e pepe sulle labbra.
Percorro un corridoio illuminato, accelero il passo. Mi ritrovo alle tue spalle, ti stringo la mano e conduco.
Vaghiamo in senso unico sparpagliando le tracce.
Acido che scioglie la ghiaccia del cuore per impedimento di quel precesso a favore del contenitore.
Rapporti civili, rapporti estranei.
Nessuna risposta, nessun pensiero.
Negazione dell'esistenza e della sola appartenenza.
Pulizie e cambio stagione. Equilibri in via di stabilizzazione e processi di rinnovamento.
E tu, piccola nel tuo divano, osservi quel tubo nero, tutto storto e pieno di intezioni.
Sorridi al perchè della sua malformazione. Lasci andare il capo indietro, torni dentro, e corri fuori.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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