Era il 27 Maggio 2011, quando scrivevi ...."mi sento strano e confuso,ti sento MIA ma nel contempo ti allontano...non lo so, non ci capisco un cazzo......sto andando un secondo a ritirare una cosa, vedo di chiamarti dopo". Un venerdì, apparentemente uno dei tanti, in realtà l'ultimo.
Era il 30Maggio 2011, quando il mondo si è capovolto, il cuore si è spezzato e ogni giorno è svanito.
Il mio arrivo, il tuo viso tirato..sconvolto, gli occhi rossi e gonfi. "Ho detto tutto, ho confessato, è successo un casino". Borsa in mano e pianto in bilico.
Poche parole, pochi attimi, insufficienti per comprendere, sufficienti per devastare.
Un susseguirsi di azioni, parole, tormenti, accuse, bugie, singhiozzi,offese.
L'inspiegabile alle mie orecchie, la certezza della colpa senza possibilità di spiegazioni.
E' trascorso un anno. Stati d'animi mossi in avanti e indietro come fossero onde.
Calma ed agitazione, pensieri che si ritrovano e rompicapi impossibili.
Conosco solamente io quel che naviga dentro me.
Comprendo solamente io cos'eri, cosa sei stato e cosa sei.
Non ti rinnego, avrei rivissuto ogni attimo, MAI avrei affondato la TUA barca;
ma i dubbi sono leciti, e l'incredulità anche, sopratutto se vi è Mancanza di fiducia ed un sentimento fragile.
Mi dispiace che la cattiveria abbia avuto il sopravvento. La nostra era una gita nell'evasione e nella libertà, con una guida sentimentale ed un pullman di malinconia. La fine era una comune consapevolezza, ma non le assurde modalità.
Non potevano permetterci di conservarne un bel ricordo... No,bisognava ammazzare anche quello, per non rischiare ricadute.
Oggi rimuore una parte di me, quella che è rimasta legata e fusa con te, quella che ti ritiene speciale nonostante tutto.
Chissà se navighi o sei ancorato, chissà quale vento ti trascina.....chissà se l'odio e l'amarezza mi abissata dentro te. Mi auguro sempre ci sia un riscatto in questa vita, me lo auguro davvero.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
Nessun commento:
Posta un commento