mercoledì 15 dicembre 2010

Chicco di Caffè

Mi assale un freddo che tutto gela e arresta.
Tremo e assaporo gocce gelate su labbra viola.
Ogni movimento è ingessato, e il sangue non scorre, è fermo.
Cambio sguardo, cambio occhi, utilizzo le due luci come fossero lanterne girevoli.
Posiziono i miei 49 kg in quell'angolo scaldato dal sole.
Osservo l'azzurro, il verde e le pareti.
Studio i dettagli della persona, e volo con i pensieri.
Incarnato come un biscotto dalla perfetta cottura.
Alta sagoma e morbido rifugio.
Calamita di emozioni e bersaglio di passioni.
Indumenti che svolazzono : venti fermi ma uragani di battiti.
Come fossi un chicco di caffè. Un seme diviso in due parti, ma dall'anima unica.
Avverto la fragranza e mi lascio inebriare.
Macchia e non rilassa.
Sazia e riempie.


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