Mi ritrovo sul capo quella neve che raggela fuori e dentro, corpo e pensieri.
Nella lontananza cerco il segnale del mio esistere, e nella vicinanza ritrovo la mancanza dell'essere.
Graffio la mia scatola per lasciar spazio alla sensazione di pienezza.
Accarezzo la mia mano per confortare le pelli.
Nel susseguirsi di fiocchi bianchi, un alternarsi di pensieri neri, microfoni che trasformano soavi corde in voci metalliche, fredde e consapevoli.
Attendo che dai fori vengan fuori le note zuccherine, che semplificano senza complicazioni.
Cerco nei caratteri un calore che è paradossale ritrovare, ma che scalda più di una brace.
Trovo il modo di inventarmi senza camice da scienziato.
Alzo il volto e attendo ancora fiocchi candidi e lingue calde, mentre La mancanza e la passione danzano il loro tango maledetto sulle note della nostalgia.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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