mercoledì 15 dicembre 2010

Respiro Rotto

Scalata alle parole, e corsa ad ostacoli su destriero zoppo.
Attendo due periodi che esprimano attenzione e pensieri, ma li ricopre il silenzio e li colora il fumo.
Mi si comprime il cuore a tal punto, da sentire il sapore del sangue in bocca.
Tutto nel mio interno si restinge, si rimpicciolisce, rendendo impossibile il respiro.
Respiro rotto.
Gola stretta da mani invisibili.
Occhi coperti da bende metalliche.
La dura realtà affonda i sentimenti galleggianti.
Trovare riparo dentro le proprie braccia aperte e non rompersi le ossa in uno scontro a musi duri.
Colloqui fra coniugi incollati e ricuciti, e orecchie assorte.
Merito della delusione o della consapevolezza, oggi mi è estraneo quel "tutto e il suo contrario", non spero negli attimi rubati e negli occhi languidi.
Il poco che pesava quintali e che da tempo non si sente più.
Quotidiano negato, gesti infranti e parole rotte.Troppo nero a ricoprire e sporadici dettagli rossi.Potrebbe riaccendersi con poco, o forse no.
La frana del sentimento di sabbia.
Applausi finti e spettatrice solitaria; sullo schermo immagini ferme, e colori sbiaditi a raccontare di tempi non nostri.Faccia a faccia, il concetto di noi, dichiarazione di consapevolezza, e la non reazione.Scorgere, indagare le mie lanterne per concludere con un parere favorevole e nemmeno un appello. Nella mente la corrente è saltata, e tutto dentro è intossicato.Non vi è tolleranza per chi è ferito, e lo si invita alla vergogna.Non serve più l'impegno per piacere, il dettaglio per stupire, no, ora torna la natura.
Soffoco le mie arterie e faccio penitenza.

Nessun commento:

Posta un commento