mercoledì 23 novembre 2011

Voce



Una voce lungo un filo.
Corre da un capo all'altro insinuandosi nell' orecchio e giungendo al mio interno.
Quell'udire a me caro.
Quel sentire prezioso.
Parole come note. Poco importa quale sia l'oggetto del parlare, la voce diviene musica.
Un megafono nel profondo e la festa dentro il corpo.
Tutto si muove, si agita, il cuore impazza e la voce, la mia voce, si strozza.
Basta cosi poco per svegliare dal torpore.
Che poi in realtà poco non è. Quel sentire è prezioso come il resto, come ogni parte di te.
E' come quando stringi forte un braccio, e si imprime un segno rosso.
Ecco, dopo le nuove sgradevoli, sei arrivatu tu, inaspettato. La tua voce, dentro me, e quel miscuglio si sensazioni. Ora dentro è tutto rosso, vene vive e carni accese, mentre fuori resta buio e le mani non si muovono.

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