La gola secca, il muscolo rosso in corsa.
Testa bassa per guardare meglio i piedi e il terreno.
Gelsomino sulla pelle e Te nel sangue.
Resistenza alle intemperie.
Frullatore impazzito e salsa andata a male.
Signorotti inutili e damigelle insignificanti.
Nodi tra i pensieri, pettine stretto a districarli.
Incapacità a mostrare la faccia dentro.
Capacità di mostrare la durezza che è fuori.
Ricordi vivaci di ricerche accurate di posto, tempo, collegamenti, Africa, giustizia, pace, sè stessi.
Venedì alle spalle, come eco all'orecchio, come scatto in bianco nero.
Altarino del ridicolo,preghiere attorno a bare di cartone, sorrisi nascosti per bene dietro pianti singhiozzanti.
Bestie ingorde di carne tremula.
Occhi grandi aperti al mondo.
All'interno l'immagine di un Bimbo,all'occorrenza Uomo e viceversa.
Garantire e garantirsi, annullarsi pur di Dare, sicurezza e poca Vita, spolverata di ottimismo dietro amalgama di serietà.
Ingredienti malinconici,poco conta se è così.
Perdersi dentro le proprie quattro ossa. Smarrire il proprio IO e non sudare per non disturbare troppo.
Astronomi e fattucchiere, Stregoni e Divinità, mestieri difficili, Soluzioni impossibili.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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