lunedì 31 maggio 2010

La Scia

Scia lucida da seguire con passo veloce, e nervi saldi.
Ripercorrere la strada che il bagliore lascia alle sue spalle,lasciando che Pagliuzze dorate si fondino su pelli di nuova consistenza.
Numeri alternati si susseguono fino al termine della conta. Pari o dispari, l'incidenza è banale, al traguardo sventolerà un drappo di seta agitato dal forte scirocco.
I muscoli portati allo stremo, scattano al primo fermo.
Le braccia si allungano per stremare le intenzioni, e non le azioni.
Giungere e raggiungere, legare i fili alla scia, e montarvi sopra stringendo intrecci di bagliore come redini potenti.
Azzardi un tuffo in quel buco nero, che richiama il te più debole, con l'iilusione di facile benessere.
Resistere a quella esortazione procura buio nelle menti.
La forza ti accompagna dal giorno dell'inizio, donandoti quella metà che il grande scrittore, vuole concederti solo dietro lo specchio.
Ti completi bambina, facendo di uno il suo doppio.
Riempi quegli spazi della tua sostanza, e ti ami al singolare, con il gusto del plurale.

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