Come se la pelle non si rigenerasse. Come se quei nervi rimanessero scoperti per mancata forza, cellule deboli e inerzia.
Giriamo intorno, pochi metri, ma lontani miglia.
Un contatto, due dita si sfiorano. Il mio interno trema.
Sento quel bruciore che procura dolore e non riscalda.
Nello stomaco i battiti esplodono.
Le lanterne si riempiono di acqua, e non so quale sia la loro forma, nè il colore, ma di certo sono lanterne spente che non illuminano neanche ad un passo.
Il mondo è immobile, fermo sull'angolo destro del trampolino.
Sento freddo, non sono lucida e avverto una debolezza che devasta.
Indelebile nel corpo e nella mente, trattengo l'aria e il respiro ,abbandonando le braccia al loro destino.
"Se avessimo avuto un'altro tempo ed un'altro spazio, Avremmo fatto grandi cose io e te"...La conservo fra le mie citazioni preferite, lascio faccia girotondo nella mia mente, e riecheggi all'infinito. Concedo il passo e faccio condurre.
Desiderio di trasformarmi in sigaretta, in chiavi, in biro, in carta. Mutare la natura e scegliere di masticare il tempo.
Sfogo silenzioso, e ricerca di essenza : l'essenza di te.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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