lunedì 28 settembre 2009

Di due, Uno

La stanza è poco illuminata.
Al centro due specchi, l'uno vicino all'altro.
Entro, da lontano le immagini sembrano sfocate. Mi avvicino per guardare meglio.
Lo specchio alla mia sinistra non mostra alcuna differenza rispetto allo specchio alla mia destra, di diverso, solo l'immagine.
La prima sagoma che riconosco in quella tavola lucida, è la mia, sì, proprio la mia. Entra completamente in quel riquadro, non vi sta stretta, anzi sembra piuttosto comoda. Ai lati della mia immagine riflessa, anzi alle spalle, altre sagome si intravedono. Ridono, sono allegre. Una in particolare ha l'espressione dolce, tenera. Ma io non mi lascio incantare e se guardo con attenzione, se studio quel viso, mi rendo subito conto che dietro a quello sguardo apparetemente dolce, quasi materno, si cela paura, invidia,falso affetto,ed una feroce voglia di sapere ed evere quello che è mio.
Gli altri sguardi sono invece di poco conto.
Distolgo gli occhi dal primo specchio, mi concentro sull'altro.
Mi catapulto dentro, è una tavolozza di colori. Un miscuglio di emozioni. Non vedo immagini, ancora solo confusione. Dilato la pupilla come quando ci si trova al buio, con la voglia di vedere comunque. Ora la vedo, c'è una immagine. Non è grande. Quella alla sue spalle la sovrasta. E' come fosse una bambola con dietro il suo scatolo. Più grande di lei, per poterla contenere. La piccola immagine è spaventata, la grande, se la ride.
La piccola ha però dalla sua una nuova vita, data dalla vicinanza del primo specchio. La grande, non fa poi cosi paura.
La piccola assorbe energie, beve, e raccoglie. La grande, dorme.
Il secondo specchio, sofisticato, elegante e poliedrico. Conquista i sensi con le noti di bergamotto,Cardamomo,accenti profondi di raffinata armonia.
Quella figura, magra e composta ruba la mente, ruba i sensi, mi porta dentro il suo specchio e mi tiene con sè. Mi cinge la vita, e mi protegge dalla sua stessa Grande immagine riflessa alle spalle. Io non ho paura, mi lascio proteggere.
E'un mondo speciale.
Quel mondo accessibile soltanto a chi non ha paura di guardarsi dentro, di scavare e scoprire.
Non ci sono sguardi indicreti. Non ci sono invidie. Nessuno controlla, Nessuno ti interroga e ti scruta per scoprire se dietro nascondi un segreto.
Se lo guardo, mi riempio.
Se mi avvicino ancor di più, arrivo a percepirne perfino il respiro.
Ora è affannato. Ora è calmo.
Ci guardiamo negli occhi,e di due specchi, ne rimane uno solo.








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