lunedì 23 agosto 2010

Amata con Amore

Silenzio.

Tempo fermo.

Tempi morti.

Cuore immobile.

Stomaco tacito.

Attività mentale frenetica.

Inquietudine e ricerca di segnali.

Bagno in un mare di tristezza, onde di paura e schiuma di delusione.

Dubbi sul reale vissuto.

Certezze sul non vissuto.

Un cartello capovolto con su scritto "torno subito", visibile ma illeggibile.

Lui, l'uomo che ti ha fatto scoprire la poesia dell'animo, è svanito.

Ti ha lasciata in un cantuccio buio.

Ha dimenticato di accendere la luce.

Un tondino bianco accerta l'esistenza.

Ma il vuoto, tira giù, trascina in fondo. Mastico la sabbia e gioco a costruire stelle.

Ma i nastri di seta dove sono finiti?

Chi ha raccolto le castagne, e spostato la bicicletta?

Credo di non essere stata amata con Amore.

Mi convinco che sia Surrogato di prima Lettera, Forse solo centellinato per non sprecarne, o forse poco usato per non abituarmi ad avere ciò che non può appartenermi.

Cambio di vento, e occhi negli occhi.
Il cuore ricomincia a battere nello stomaco.
Il nero, che era esteso all'interno, ora è ricoperto dal rubino acceso.
Disgelo, distesa di pelle ricamata con aghi arrotondati che male non fanno.
Sorridono i corpi, sollazzano le anime, le menti si scontrano,i pensieri vanno e vengono.
Evoluzioni su spazi ridotti, che all'occorrenza divengono alti ed infiniti.
Lampi di realtà e tuoni rumorosi; una sedia, e un piede che scivola dalla corda.
Il momento spezzato. Il viso scuro.
Il calore dei sensi e dell'interno acceso, ripara, e le note ricominciano a suonare.
Aggettivi possessivi, che non sanno di grammatica.
Le palpebre si chiudono, e alla loro riapertura, rendono nitida la visuale, e il pensiero vira, direzione : Amata con Amore.








Nessun commento:

Posta un commento