E' giunto a me, quel messaggio trasportato dalle acque cobalto, quelle correnti libere e meravigliose del nascondiglio.
Una bottiglia di un vetro lucente, e nessun accenno di rottura a raccontarne il viaggio.
Missiva di speranza, ricerca di coraggio in un lancio di cristalliera abbagliante.
Dischiudo con cautela. Mani tremanti miste a impazienza.
Si accentua il calore, ma non è il sole.
Si affanna il respiro.
Si gonfiano gli occhi, e la bocca rimane socchiusa per nutrirsi lentamente di aria gratuita.
Il tappo lascia libero il passaggio e quel pensiero scritto su tessuto cencioso abbandona la sua dimora.
Mi interrogo sul contenuto ma non raggiro i tempi. Aspetto.
Come fosse il fiore più delicato, riservo attenzioni e dolci movimenti a quel drappo pregno di domande e verità.
A contatto con la mano, come sabbia fra le mani, il drappo si dissolve trasformandosi in farfalla.
Vola, danzandomi attorno per tre volte, lascia alle spalle una scia profumata, e si poggia sulla valigia aperta, liberata dai coriandoli, e pronta a custodirla. Di nuovo.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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