La calma apparente e il sentore di malattia.
Mi assumo la responsabilità di buttare giù quella parete di caramello.
Sorvoliamo senza muovere passi, e raggiriamo i sassi col silenzio ed ipocrita cautela.
Sento spine in gola.
Quel nodo non sale e non scende, resta immobile e si lascia graffiare.
Se il fatto coincide col voluto, perchè la tristezza.
Se il quotidiano è quanto scritto sulla pelle, quanto previsto, perchè non accoglierlo sorridendo e lasciarsi andare a note malinconiche e strazio del cuore.
Turista del mio ciclo di vita, inseguo traiettorie sconosciute e fotografo tramonti già visti e cieli invisibili.
Il tempo ha mutato le origini di questo Noi, polmone asettico e torace appiattito.
Pensieri dichiarati, pensieri nudi. Ammissioni di sentimenti, e spallucce per scrollarsene responsabilità.
Cucire i lembi lacerati e tirar via il filo superfluo.
Due nodi per rafforzarlo e labbra rotte a furia di strappare.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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