lunedì 17 gennaio 2011

Rifletto sul Concetto (1/2)

Una storia come fosse un'altalena, oscilliamo avanti e indietro, arrivi e partenze.
Il vento a spingere, e noi in equilibrio sul dondolìo, fermiamo il tempo ,una volta in avanti, una volta indietro.
Le contraddizioni che ci avvolgono in un abbraccio confortante.
Il vero gioca con il verosimile, alternandosi per non deludere istinti e buoni propositi.
Affinità reali e sfacciate, impossibile non vederle, improbabile non assecondarle.
Il presente bussa e spalanca le porte senza chiedere permesso; il concreto non può attendere e determinare il percorso diventa nuovo imperativo.
Torniamo ad appropriarci del concetto di Noi, tocchiamo con mano sensazioni e sentimenti, e riconosciamo persino al buio quella forza che lega questi cuori matti.
Capitani prepotenti, dolcezza che abbatte ogni remora.
Trovo nel tuo interno lo spazio che mi contiene. Avverto come mai , dimensioni adatte a contenermi, ed è proprio lì, in quell'area a me riservata che perdo i sensi, adagiandomi con anima aperta e comoda.
Ci si incontra in spazi indefiniti, raggiungibili solo nel momento in cui la superficie diventa inconsistente e la materia è fluida.
Ritrovo il coinvolgimento dello spirito, dei sensi, del corpo. Ritrovo tutto ciò che la mente ricordava.
Guardo in faccia i tuoi sforzi, dialogo con le tue paure ed attendo loro mosse.
Confesso il cambiamento, e la preziosità del sentimento. Nuovi approcci ed immutato ardore.
L'edonismo non può accendere ciò che gia è incandescente.
L'unione di due corpi rappresenta solo la partenza, ma il vero viaggio è quello che riusciamo ad intraprendere negli attimi in cui le attese terminano di esistere e i sentimenti si mischiano.
Rifletto sul concetto della mela dimezzata, e mi sorprendo per l'impossibilità di rinnegarlo, e per l'0bbligo che ho di cedervi, e che mai avrei creduto, poter far mio.

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