lunedì 7 dicembre 2009

Fermo Immagine

Non è una altalena.
E' un trapezio.
Nel nostro tendone rosso acceso, interpretiamo gli acrobati.
I nostri numeri sono di elevata difficoltà, ma spettacolari. Sono estremamente difficili, creano la suspance e la paura prima nei nostri occhi, e subito dopo in quelli degli spettatori.
Gli spettatori...bè...un numero limitato.....perchè io sono il tuo spettatore, e tu sei il mio.
Quando io entro in scena, tu assisti allo spettacolo, col faccino all'insù guardi le mie acrobazie. Quando metti le mezze punte, io mi accomodo sul cuscino di velluto, poggiando il mento sul braccio piegato, godendo dell'insuperabile performance. E l'ultima, supera sempre la precedente.
Noi siamo al tempo stesso equilibristi, funamboli e trapezisti.
Nello specifico, tu riesci in tutte tre le discipline, io mi destreggio fra la prima e l'ultima, ed interpreto una parte nella seconda.
Quando decidi di essere equilibrista, indossi l'abito di scena blu e dorato. L'esibizione è difficile, devi riuscire a tenere in equilibrio TE stesso, le tue certezze, le tue paure, i tuoi doveri devono fare strada, e il tutto sorridendo, perchè lo spettacolo deve necessariamente riuscire.
Quando decido di essere equilibrista, indosso l'abito di scena rosso. L'esibizione non è ai tuoi livelli di difficoltà, seppur complicata. Io devo tenere in equilibrio le mie due parti contrastanti, incastrare desideri e voglie con arguzia ed acuta professionalità.
Io applaudo, tu mi sorridi.
La seconda esibizione, è quella che preferisco in assoluto.
Indossi le mezze punte, la tuta nera attillata, segna il tuo ormai corpo magro. Io partecipo alla tua esibizione in modo attivo. Tu adesso sei il funambolo, io la corda tesa.
Le tua gambette lunghe e magre, sembrano fragili, camminano incerte, in realtà sono pronte e forzute, i muscoli tesi permettono di avanzare con passo sicuro.
La fune, che sono io, è tesa ma morbida allo stesso tempo. Tu prosegui il numero passo dopo passo, sei già a metà. Ora vai avanti, ora volteggi. Ora numero di giocoleria sulla fune, rotazione di cinque castagne....perfetto. Ma...ma....no...cosa fai....non puoi tornare indietro, devi terminare il numero, io il tuo pubblico, aspetto che la corda venga percorsa interamente. Il tempo si ferma. Fermo immagine.
Quella scena rimane nelle nostre menti, in attesa di giudizio, ci è permesso continuare lo spettacolo.
Cambio d'abito. Cambio numero e personaggio. Ora sei il trapezista. Come mai hai indossato il costume color castagna? Ora abbiamo i costumi dello stesso colore...va bene che mi esibisco dopo, ma perchè hai messo su proprio quello...vabò..dai...vai.
Un gradino dopo l'altro, sali verso il punto più alto, quasi a toccare la punta del tendone; Eccola....una barra metallica sospesa a mezz'aria da due cavi tenuti ad un sostegno più alto.
Leghi a te la corda di sicurezza,un nastro di seta speciale, praticamente indistruttibile, Ti muovi intorno alla barra del trapezio che è il mezzo per raggiungere il nascondiglio, ed alle corde, che invece ti trattengono nel tuo mondo.Devi fare in modo che ogni tua movenza sembri quanto più aggraziata possibile.
Il numero sul trapezio statico, è affascinante.
A differenza degli altri numeri, questo non termina con l'iniziare del successivo, questo avviene in collaborazione.
Salgo dal lato opposto al tuo.
Ho i capelli raccolti, e la mia tuta aderentissima ha il colore delle tue castagne.
Lego il nastro di sicurezza alla vita, e afferro il trapezio. In questo caso il trapezio funge da altalena. Mi muovo contorcendomi, inzia lo spettacolo-
Ora ci scambiamo i trapezi,lasci andare il tuo verso di me, prendo al volo la barra e mi lascio dondolare, tu rimandi indietro il mio, e nell'esatto momento in cui i due trapezi si incrociano, lascio il mio e prendo al volo il tuo, salto da una barra all'altra e mi fermo sulla tua piattaforma, dove sei anche tu. Ora siamo insieme.
Acciuffi il mio trapezio, fai delle evoluzioni fantastiche, lasci andare le corde che ti trattanevano, quelle che ti tenevano fermo. Ora le tue gambe tengono il trapezio, sei a testa in giù con le braccia a penzoloni. Tocca a me. Questo è il numero della fiducia. Forza, afferro la barra, mi lascio andare, avanti e indietro un paio di volte, dondoliamo vicinissimo, è il momento, mollo la barra e mi lascio andare, tu arrivi puntuale afferrandomi per il polsi, ecco, incastro perfetto. Tu mi tieni, ed io volteggio.
Finiamo l'esibizione, tornando ognuno nella rispettiva piattaforma.
Siamo stanchi, ma soddisfatti. Guardiamo giù, e non crediamo ai nostri occhi. Il tendone è colmo...tutti entusiasti. Sono presenti i nostri amici della fantasia, ed ora il tendone, non è più rosso, si è trasformato nel nascondiglio di zucchero e marzapane.
Ora tutto si ferma nuovamente. Si torna indietro.. no..non voglio.
Invece si, ci ritroviamo corda e funambolo. Tu stai tornando indietro, intenzionato a non finire il numero. Mentre lo fai, mentre torni alla base di partenza, si illumina la piattaforma di arrivo; ti volti per capire cosa succede, lì al centro del piano illuminato cè una bicicletta.
La guardi, muovi il visto a destra e poi a sinistra, riguardi verso la luce. Devi scegliere se tornare indietro o continuare il numero. Io, che prima ero morbida, ora divento tesa come mai , fai un passo avanti, un altro....siiiiiii.....stai proseguendo verso la bicicletta.
Dai funambolo, ci sei quasi, ancora uno sforzo...ecco. sei sulla pedana. Afferri la bicicletta, salti sul sellino di zucchero, e continui il numero, tornando alla base pedalando sulla corda, con quella magica bicicletta.

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