Vorrei scrivere e descrivere, ma preferisco tacere.
Dopo aver imparato a contare, ho imparato a tacere.
Ho imparato a deglutire.
Ho imparato a digerire
Ho imparato a non lottare.
Ho imparato a riconoscere i doveri.
Ho imparato a sottostare alle priorità.
Ho imparato che si può fingere di non sentire il proprio Io.
Ho imparato che la soluzione talvolta stà nel distacco e nell'indiffereza .
Ho imparato ad accettare.
Imparo giorno per giorno, e lo faccio vivendo giorno per giorno. Assaporo i gusti della vita, tenendo in attività le papille gustative.
Preparo la pelle ad essere dura, ma stò lontana dai cassetti.
Preferisco non ridurre tutto ad un cassetto chiuso a chiave.
Preferisco lasciarlo aperto e vuoto, non permetto ad un piccolo vano di contenere e detenere. Non lo chiudo, non riempio, e non libero la mente segregando persino i ricordi in quello scomodo cassetto.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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