mercoledì 23 dicembre 2009

Un caffè

Un caffè. Il tempo si ferma. Corpi intrecciati, fusione e battiti galoppanti.
Le mani seguono le forme del corpo. Si perdono nei posti bui.
La forza espolde con tutta la sua carica.
Ci siamo io e te. Io, Te ed il tempo.
Vorremmo che queste pareti cadessero per lasciare spazio alle altre. Le pareti a noi familiari, le pareti numerate. Le pareti del nascondiglio.
Ma poco conta, dove e come, perchè persino un metro quadrato si trasforma in angolo infinito, quando a viverlo siamo noi.
Ti abbandoni quasi del tutto alla passione che trascina, sguardo prima perso nel piacere, e dopo dritto, puntato nei miei occhi.
Ti sento, ti assorbo.
Mi lascio guidare dal tuo ritmo.
Eccoti. Rieccoti. Sei tu, Ti riconosco.
Riesco a sentirmi comoda e stretta dalla tue braccia.
Poi l'orologio di colpo riprende col suo ticchettìo.
Rientriamo nei nostri corpi. Rientriamo al posto.
Ma tu hai già fatto. Sei riuscito a riempire e gonfiarmi di dolci sensazioni, miste a passione infinita.

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