Mi aggrappo agli ultimi centimetri di quei pregiati nastri di seta, perchè il resto, nei giorni lo hai raccolto, tirato su, raggomitolato. Con tutta la forza, assorbo il sentimento che dai pori salta fuori. Mi nutro di baci rubati, e mi accontento di essere ladra.
Rubo a te, che sei il mio pozzo delle meraviglie, sei gemma preziosa, sei ancora più raro del tesoro del leprechaun alla fine dell'arcobaleno.
I tuoi freni ti rendono forte, spavaldo.
Ordino coccole come fossero pietanze, e all'affermazione "non è un Fast Food" rido a tutto denti.
Ma è al tuo " Slow Food", che mi inchino con entusiasmo.
Sembriamo due matti.
Parole infinite, attimi infiniti.
Energia che sale, mare che prende e braccia arrese al più forte dei venti: quello provocato dal nostro mischiarci.
Mi manchi M.A.M, e mi manchi dentro ogni spazio.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
Nessun commento:
Posta un commento