lunedì 13 settembre 2010

Nel buio del mio Interno

Guardare sotto il senso. Inseguire le immagini in lontananza ed inventarsi un peso doppio pur di trattenerle.
Ho lasciato che quell'aria mi trascinasse con se, senza direzione, senza meta.
Ho lasciato che quella stessa aria mi desse tregua da se e mi adagiasse su morbido riparo.
A distanza dalla terra ferma,osservo tutto dall'alto, spostandomi a seconda della volontà del mio capitano Vento.
Il fruscio che tutta questa aria vorticosa produce, mi disorienta, e nel mio viaggio tutto è effimero,tranne la spinta. Quella ne è motore potente.
Elevata dai comuni, mi ritrovo circondata da anima smarrita.
Vaga fra le nuvole,gira attorno al sole,ed insegue il suo docente di vita.
Rifiuto categorico del compiuto.
Ciclo Concluso, cessato, completato. Ciclo ammazzato.
Scambiato per Concupiscenza, travestito di egoismo, e colorato di egocentrismo.
Sangue bollente e carne congelata.
Denti stretti per mascelle serrate da chiodi rotti.
Occhi cuciti e orecchie sorde.
Unghie sporche e residui di pelle a testimonianza del forte aggrapparsi.
Sgorga il pianto del vuoto profondo.
Canale colmo di liquido infiammabile.
Abituata ai salti nel vuoto ma non alla tempesta nel suo senso contrario.
Respiro con difficoltà e muovo le mani senza alcuna grazia nel buio del mio interno.
















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