martedì 28 settembre 2010

L'ultimo degli IO

Le persone sono il peso che noi gli attribuiamo. I sentimenti mitizzano ed innalzano il valore di queste. Vedi con occhi socchiusi, creano attorno agli esseri, un contorno doppio. Ma quello non è il reale peso. E' il solo che noi gli attribuiamo, con bilancino di precisione, tariamo ogni centimetro di contorno, aumentandone cosi il peso finale.
Poi, la natura salta fuori contorno. Il vero si mischia con il verosimile. La delusione vince su entrambi.
Delusione, perchè quel contorno, che tu, da solo ti crei, con occhi non più obiettivi, annebbia la verità. Delusione che ci autoprocuriamo, perchè quegli occhi annebbiati, hanno guardato un essere inesistente, frutto della loro miopia.
Quando nulla comincia a giungere, quel contorno pian piano si affievolisce, fino a che, occhi lucidi, aperti e vedenti, non lo scorgeranno più, e daranno spazio al vero ed unico contorno.
Se guardare non è come vedere, e se due occhi servono per guardare doppio, mi chiedo cosa vedo e cosa guardo, cosa raddoppio e cosa ignoro, cosa è contorno e cosa è sagoma, figura, profilo;
Chiedere o domandare, eccellenza dell'essere contro convenzione dozzinale.
Essere il primo di sè, essendo l'ultimo degli Io.

Nessun commento:

Posta un commento