Le persone sono il peso che noi gli attribuiamo. I sentimenti mitizzano ed innalzano il valore di queste. Vedi con occhi socchiusi, creano attorno agli esseri, un contorno doppio. Ma quello non è il reale peso. E' il solo che noi gli attribuiamo, con bilancino di precisione, tariamo ogni centimetro di contorno, aumentandone cosi il peso finale.
Poi, la natura salta fuori contorno. Il vero si mischia con il verosimile. La delusione vince su entrambi.
Delusione, perchè quel contorno, che tu, da solo ti crei, con occhi non più obiettivi, annebbia la verità. Delusione che ci autoprocuriamo, perchè quegli occhi annebbiati, hanno guardato un essere inesistente, frutto della loro miopia.
Quando nulla comincia a giungere, quel contorno pian piano si affievolisce, fino a che, occhi lucidi, aperti e vedenti, non lo scorgeranno più, e daranno spazio al vero ed unico contorno.
Se guardare non è come vedere, e se due occhi servono per guardare doppio, mi chiedo cosa vedo e cosa guardo, cosa raddoppio e cosa ignoro, cosa è contorno e cosa è sagoma, figura, profilo;
Chiedere o domandare, eccellenza dell'essere contro convenzione dozzinale.
Essere il primo di sè, essendo l'ultimo degli Io.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
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