Occhi perfettamente muti.
Ovatta ripiegata all'interno di orecchie già sorde.
Fiamma bassa che, all'improvviso, giunge ad altezza insolita.
Mi ritrovo il disincanto fra le mani, e prendo al lazo granelli di sentimento rotto.
Fortezza di cartone e lancia a custodire, dalla punta di zucchero avvelenato.
Condotta da umanoide e fermezza non invidiata da Amilcare.
Il cerchio si stringe e strangola gole secche.
Non si crede, non si vede. Si assiste solo al tramonto dei sensi e dei tremori.
Esserci, essere stato.
Coniugazioni di tempi non grammaticali, e unione di corde per intrecci stonati.
Sorrisi stampati su volti seriosi.
Braccia aperte agli incastri di sempre e di mai.
Nostalgia del non esistito e mani dentro fori grandi il doppio del proprio sé.
Vizi senza inganni e soddisfazione nel deliziare.
Sprazzi di paradossale piacere, e cuori spinti da battiti fermi.
"E' più di una brace............calda fiamma posta al di sotto di un'ampolla di temperato vetro tenuta da braccine incantate. Al suo interno fusione di zuccheri pregiati dal color caramello. Concertino alle spalle con istinto pianista e passione chitarrista. Palco di croccante cialda su nuvole soffici e spinte da soffi di petto. Note candite con ali spiegate su spazi immensi dai contorni rilegati da fili cerati......è più di una brace"
Mi manchi da star male........mi manchi per tutto ciò che sei....mi manchi e basta.
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