lunedì 12 ottobre 2009

La mia 203

203, Un numero che apparentemente non significa nulla. Una sequenza numerica di poco conto?
Ma no, 2o3 non è un numero. Rappresenta un traguardo, una avventura, un mistero, un sogno, una realtà, l'inganno ai danni della ragione, la vittoria dei sensi.
Ho letto e riletto. Ho studiato ed interpretato la tua visione della 203.
Con immensa frenesia ho scavato nelle tue parole. Volevo trovare qualcosa che non sapevo, che non conoscevo, un pensiero celato, uno nascosto volutamente.
Ho trovato me stessa, nelle tue parole ho ritrovato Me.
Le tue labbra chiedevano nettare rubino, la tua voce invocava calma, le tue mani stringevano e cercavamo me, la mente presente a volte volava, si allontanava, per poi tornare e concentrarsi su di me. Gli occhi, i tuoi occhi chiusi, assorbivano energia dai miei ancora aperti.
I corpi cominciano la loro danza; Sinuosi si intrecciano, respirarano l'aria dell'altro e ne fanno piccole scorte.
Inizia piano lo scambio di energie, non c'è ancora la fusione, sono ancora due anime che si studiano, ma da lì a poco i corpi diventeranno uno solo e le anime dialogheranno. Parleranno tra di loro, si comprenderanno nell'assoluta reciprocità.
Mi hai cercata prima dentro e dopo fuori. Milioni di baci hanno inondato ogni angolo del mio corpo. L'intera superficie era presa di te, sapeva del tuo sapore.
Ho lasciato a te la guida di me. Hai stabilito i tempi, i modi, l'allontanamento e avvicinamento.
Ti sei preso cura di me.
Hai trovato il modo per arrivare in fondo, in quell'angolo sperduto, l'angolo buio, che apparentemente nasconde un vuoto, ma in realtà racchiude tutta la mia luce. E' dentro quella scatolina rivestita di seta, e chiusa con quel fiocco color castagna che aspetta solo di essere sciolto.
La 203 adesso diventa il nascondiglio. Appallottolata su di un instabile ripiano, trovo la stabilità incanstrandomi in Te. Trovo dentro il tuo corpo, il posto perfetto che mi contenga completamente. Trovo nel mezzo, fra il tuo cuore e la tua anima, la temperatura,il fuoco lento, che a tratti diventa fiamma accesa, che prima scalda solo, e dopo scioglie anche la più piccola delle resistenze. Quella dettata dalla Ragione, la ragione che in me non prende mai il sopravvento, ma che con Te, ha dovuto fare i conti.
La mente, presenziava a tratti, non disturbava, non faceva storie. Era in netta sintonia con i miei desideri.
Il tempo trascorso a viverti, sfuggiva di mano. Le ore, diventavano attimi, sì d'accordo perfetti, ma sempre troppo pochi.
Ho mostrato la faccia di base.
Ho tralasciato gli sguardi migliori, tenendo la valigetta sempre chiusa.
Ho tenuto i miei occhi, quelli che tu definisci diversi a seconda della passione che dentro mi espolode.
E' mancato il dondolìo. La malizia inesistente, I progetti ed i programmi da Femme Fatale hanno dovuto vedersela con la voglia vera.
Hai assistito al mio cambio repentino. Ora forza impetuosa, ora calma e pacatezza.
Hai sfogliato le pagine. Entrambi abbiamo lasciato i capitoli della carne fine a se stessa.
Hai elargito piacere, donato passione, scambiato con me il tuo vero Io.
Mi hai detto parole speciali. Le parole che speri sempre siano dette solo a te. (eccolo l'orgoglio di Donna(2))
...E poco importa se questa è la tua natura.
...E poco importa se tu funzioni cosi, e prima viene il piacere e la soddisfazione altrui.
...E poco importa se le mie porte sono spalancate.
...A me importa averti vissuto completamente, viverti e riviverti.
La sete di te, la fame di te, la voglia è viva
Noi siamo vivi.
Ed è un viaggio senza prezzo vederti junior, senior e folle lucido contemporaneamente.
Ed è magico poterti definire aperto.
Ed è un immenso piacere poter dire :sei strepitoso tutto libero.

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