domenica 22 novembre 2009

Con le lenti

Passo il dito sulla ferita. Vado d'incoscienza .Mi guardo in faccia per capire chi sono, e faccio spallucce, se l'essere chi o cosa non coincide con quello che vedo.
Inizio a scoprire dove portano i sogni, tutte le scuse che usi per poter giocare la tua partita da protagonista, da titolare e non dalla panchina.
Ho imparato che è doveroso saper contare; che seppur laborioso per chi come me, vive di impulsi ed emozioni, talvolta rappresenta la scaletta buttata giù dall'elicottero, e poter salire è difficile, ma quello sforzo rappresenta la salvezza, se l'alternativa è il burrone. E allora, come il mio maestro insegna, conto...e conto fino a raggiungere lo stato di calma. Piego l'istinto a volontà ferma e piatta.

Ho aperto la valigetta. Visionato gli sguardi a disposizione. Nessuno dei presenti fa al mio caso. Ho allora attinto alla cassaforte, quella va aperta solo nei casi eccezionali; difatti, li, non vengono custoditi tanto gli sguardi che la valigetta non contiene, quanto lentine dell'apparenza.
In circostanza di occhi cangianti causa forza interiore, le lentine dell'apparenza rappresentano la più valida delle alternative agli sguardi da valigetta.
Eccole..trovate. Lentine della calma, della sicurezza e del distacco, colore intenso, a tratti torbido.
Puoi decidere cosa mostrare di Te, e se riesci sei forte davvero.
Ma non sempre è possibile, non sempre è credibile.
Non è detto che il trucco funzioni, e si possa bluffare chiunque. Provarci, è comunque obbligatorio.
La visione del mondo con le lenti, non corrisponde sempre alla realtà. Potrebbe risultare distorta. I colori non corrispondenti, le sfumature indefinite.
Ho fatto la prova, ho provato con le farfalle. .
Con le lenti le farfalline sono grigie, senza, colorate.
Con le lenti le farfalline sono ferme, senza, volano sui F.P.
Con le lenti le farfalline si trovano sul fondo bianco, senza, il fondo è azzurro.
Con le lenti le farfalline sono appena due, senza, una coreografia di cento farfalline.
E allora?
Come funziona. Cosa funziona.
Diamo vita ai veri occhi, o ci nascondiamo.
Permettiamo al mondo di intrufolarsi e leggere, o ci barrichiamo dietro uno schermo protettivo.
Guardiamo il mondo con i colori veri, reali, oppure ci accontentiamo di quello che si intravede.
Come tutto, anche questo prevede una scelta.
Scegliere l'essere o l'apparire.
Scegliere fra il bello ma scomodo.
Scegliere fra il brutto ma comodo.
La risposta è ardua. Una scelta, prevede una soglia di rischio alta.
Rischiare, provare, scegliere, decidere....quant'è complicato.
Ma in tutto questo la volontà e i desideri, dove stanno?
Doveri solo doveri?
Ma i piaceri?
La soddisfazione?
Nell'attesa di trovare risposte, in attesa di trovare quella giusta, mi tolgo queste lenti e mi godo i colori vivi, le farfalle e piccolini.
















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